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Berlusconi, i cinque figli accettano l'eredità: "Totale armonia"

L'annuncio nella nota della primogenita: "A Marina e Pier Silvio controllo della Fininvest spa, assicurata stabilità". Le quote delle holding e gli immobili: ecco quanto spetta ai figli

I cinque figli di Silvio Berlusconi ai funerali del padre - Fotogramma
I cinque figli di Silvio Berlusconi ai funerali del padre - Fotogramma
11 settembre 2023 | 16.13
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I cinque figli di Silvio Berlusconi hanno accettato l'eredità paterna. Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi con una nota della primogenita, presidente di Fininvest, annunciano di "aver accettato l’eredità del loro padre, interpretandone le ultime volontà in totale armonia per onorarne la memoria con profonda gratitudine, ispirandosi alla sua immensa generosità". Marina e Pier Silvio Berlusconi "assumono congiuntamente il controllo indiretto su Fininvest spa, assicurandone con chiarezza la stabilità e la continuità gestionale", precisa la nota.

LE QUOTE DELLE HOLDING: ECCO QUANTO SPETTA AI FIGLI

Marina e Pier Silvio Berlusconi controlleranno insieme il 52% di Fininvest, mentre il restante 48% circa sarà detenuto da Barbara, Eleonora e Luigi. Nell'accordo tra i cinque fratelli - a quanto si apprende - è prevista una clausola di lock-up, che impedisce loro di modificare per cinque anni le quote detenute nelle holding ereditate dal padre e, di conseguenza, in Fininvest.

L'accordo raggiunto tra i cinque fratelli, infatti, prevede che le quattro holding lasciate in eredità da Silvio Berlusconi (Italiana I, II, III e VIII) vadano per il 29,1% ciascuno a Marina e Pier Silvio (il totale è del 58,2%) e al 14% circa a ognuno degli altri tre (totale 42%).

Una suddivisione, che dovrà restare invariata per cinque anni, e che a cascata su Fininvest comporta il controllo indiretto di Marina e Pier Silvio, che deterranno il 26% ciascuno delle quote, il 52% complessivo. I tre figli di Veronica Lario controlleranno complessivamente il 48% della cassaforte di famiglia (il 16% l'uno).

GLI IMMOBILI

Si prevede - a quanto si apprende - che il cospicuo patrimonio immobiliare venga diviso tra i cinque figli, nelle proporzioni volute dal padre. Non è ancora arrivato il momento, però, di suddividere tra i figli le numerose ville di famiglia: l'accordo sottoscritto dai cinque fratelli prevede infatti che per almeno cinque anni tutte le proprietà restino in un regime di comunione.

Il ricco portafoglio immobiliare lasciato da Silvio Berlusconi comprende Villa San Martino ad Arcore, Villa Certosa in Sardegna, Villa Grande a Roma, Villa Campari a Lesa, sul lago Maggiore, Villa La Lampara a Cannes, Villa Belvedere a Macherio, e ancora le ville di Lampedusa e Antigua, oltre a vari appartamenti nel Milanese.

I TRE TESTAMENTI OLOGRAFI

Nei tre distinti testamenti olografi, il Cav ha disposto che agli ultimi tre figli, quelli avuti da Veronica Lario - Barbara, Eleonora e Luigi - andasse la sola quota legittima della sua eredità. Ai primi due, Marina e Pier Silvio, spetta anche la quota disponibile. I due, così, con le loro rispettive holding, dopo l'accettazione del testamento hanno la maggioranza (il 53% circa) di Fininvest.

I TRE LASCITI

Silvio Berlusconi ha lasciato anche tre lasciti: il primo da 100 milioni è in favore del fratello Paolo Berlusconi. Analoga cifra spetterà alla compagna Marta Fascina e 30 milioni, invece, sono quanto il Cav ha lasciato all'amico Marcello Dell'Utri.

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