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Dl casa, Mit: 1,8 mld per l’emergenza abitativa

20 maggio 2014 | 18.21
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Dl casa, Mit: 1,8 mld per l’emergenza abitativa

Un miliardo e 800 milioni per l’emergenza abitativa; piano per recuperare 14.300 alloggi; risorse da destinare al fondo per gli affitti, e aiutare 2,5 mln di famiglie che pagano un canone superiore al 40% del reddito. Il decreto legge casa, voluto dal ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ottiene il via libera del Parlamento. “Finalmente una legge che affronta organicamente il problema e non il solito decreto tampone che si limita al vecchio rito della proroga degli sfratti”, commenta il ministro. Il piano contenuto nel provvedimento prevede l’incremento delle risorse destinate alla casa, sconti fiscali per aumentare l’offerta di alloggi, incentivi per ristrutturare gli interni, misure per scoraggiare l’occupazione abusiva.

FONDO AFFITTI: Ai 100 milioni di euro già stanziati dal decreto legge Imu, si aggiungono altri 100 milioni per il biennio 2014-2015. Il Fondo nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione prevede l’erogazione di contributi a favore di famiglie che hanno un canone di locazione registrato che si trovano in difficoltà nel pagare l’affitto.

FONDO MOROSITA’ INCOLPEVOLE: Ai 40 milioni di euro stanziati dal decreto legge Imu, si aggiungono altri 226 milioni da qui al 2020. Il Fondo è destinato agli inquilini morosi incolpevoli, cioè a quelle persone che hanno sempre pagato l’affitto e non riescono più a pagarlo, perché hanno perso il lavoro o per difficoltà economiche familiari, dovute ad esempio a una grave malattia.

RISORSE ALLOGGI: Le risorse del Fondo affitto sono destinate anche alla costituzione di fondi di garanzia e al reperimento di alloggi in locazione a canone concordato. Vengono premiate le agenzie locali che: assegnano gli alloggi agli inquilini provenienti da alloggi ex Iacp o sottoposti a procedure di sfratto esecutivo hanno intermediato il maggior numero di contratti di locazione a canone concordato nel biennio precedente.

PIANO DI RECUPERO ALLOGGI: Il Piano, che dovrà essere approvato entro 4 mesi, finanzierà con 500 milioni di euro il recupero di oltre 12.000 alloggi, anche ai fini dell’adeguamento energetico, impiantistico e statico degli immobili. Altri 67,9 milioni di euro vanno al recupero di ulteriori 2.300 alloggi ex Iacp, da destinare alle categorie sociali disagiate (conduttori con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, con persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, figli fiscalmente a carico).

PROVENTI VENDITA EX IACP: Entro il 30 giugno 2014 dovrà arrivare un decreto Mit, Mef e Affari regionali, d’intesa con la Conferenza unificata, sulle procedure di alienazione degli alloggi ex Iacp e dei comuni a favore degli attuali inquilini. Entro 30 giorni dovrà essere costituito un Fondo per contribuire agli interessi sui mutui ipotecari, con una dotazione di 18,9 mln ogni anno, dal 2015 al 2020 (113,4 milioni di euro) per favorire l’acquisto degli alloggi da parte degli inquilini.

OFFERTA ALLOGGI: La norma favorisce l’aumento dell’offerta di alloggi sociali in locazione: nei comuni ad alta tensione abitativa, senza consumo di nuovo suolo, valorizzando il risparmio energetico, accelerando l’utilizzo delle risorse dei Fondi immobiliari per il social housing (come il Fia).

EDILIZIA SOCIALE: Le convenzioni che disciplinano le locazioni di alloggio sociale possono prevedere che, trascorsi 7 anni dalla stipula del contratto di locazione, l’inquilino abbia la facoltà di riscattare l’unità immobiliare.

CEDOLARE SECCA: Per incentivare i proprietari di alloggi sfitti a metterli sul mercato a canone concordato, l’aliquota della cedolare secca viene ridotta al 10%, per il quadriennio 2014-2017. L’applicazione della cedolare secca viene estesa anche ai comuni colpiti da calamità naturali, per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza negli ultimi cinque anni.

REDDITI DA LOCAZIONI: I redditi derivanti dalla locazione di alloggi nuovi o ristrutturati non concorrono alla formazione del reddito d’impresa ai fini Irpef/Ires e Irap nella misura del 40 per cento, per un periodo non superiore a dieci anni dalla data di ultimazione dei lavori.

DETRAZIONI IRPEF: Per il triennio 2014-2016 gli inquilini di alloggi sociali beneficiano di una detrazione pari a 900 euro (per redditi non superiori euro 15.493,71) e 450 euro (per redditi non superiori a euro 30.987,41).

DETRAZIONI MOBILI: La detrazione fiscale per l’acquisto di mobili è ammessa entro il tetto di spesa a 10.000 euro, ma comunque per un importo svincolato dalla spesa per la ristrutturazione.

RESIDENTI ALL’ESTERO: Chi risiede all’estero e ha in Italia una o più case sfitte, per una di queste non dovrà pagare l’Imu perché gli verrà considerata come prima casa. Tari e Tasi saranno ridotte dei due terzi.

LOTTA ALL’ABUSIVISMO: Chiunque occupi abusivamente un immobile senza titolo non può chiedere la residenza né l’allacciamento a pubblici servizi. Chi occupa abusivamente una casa non può partecipare a procedure di assegnazione di alloggi Iacp per cinque anni.

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