Oggi il premier Matteo Renzi "ha invocato l'unità italiana e ci ha chiamato a raccolta chiedendo ai presenti e al sistema delle imprese un forte commitment per portare avanti il progetto, un progetto che deve diventare fiore all'occhiello" del Paese. Così il presidente di Expo 2015 Diana Bracco intervenendo a 'Porta a porta'.
Renzi ha parlato di "un'Italia orgogliosa del suo passato -ha sottolineato il commissario unico del Padiglione Italia- e orgoglioso del suo futuro, mi è piaciuto moltissimo quindi andremo avanti così".
CONTROLLI SU EXPO 2015 - "I meccanismi di controllo attivi sono tanti". "Ma come fai -ha sottolineato Bracco- ad andare contro cose che sono poi così fantasiose: questo che per avere avanzamenti in carriera si avvale di gente che millantava la possibilità di darglieli e allora si inserisce sugli appalti. Mi sembra un mondo così lontano dalle imprese che io rappresento, che si sono strette intorno a Expo, che hanno lavorato con Expo, che sono già presenti e che sarebbero deluse ed estremamente danneggiate se questo tema dovesse ritardare o vanificare questo progetto". "Sono mondi diversi" ha insistito il commissario unico del Padiglione Italia.
Bracco ha dunque spiegato come la struttura di una Spa pubblica sia "particolarmente complessa". Il presidente di Expo 2015 ha quindi ricordato che "il consiglio di amministrazione di Expo Spa si è riunito negli ultimi anni anche con cadenza settimanale, vi è inoltre un collegio sindacale di altissimi nomi che fa la sua attività di controllo sindacale, poi c'è un organismo di vigilanza una delle ultime strutture introdotte nelle imprese che fa tutto un suo lavoro supportato da una società esterna di revisione".
PADIGLIONE ITALIA - "Se oggi si va sul cantiere si vede come le cose stiano andando avanti. Il Padiglione Italia sta marciando secondo un cronoprogramma preciso" , precisa Bracco.
"Se riusciamo a portare un bel padiglione che rappresenti un'identità italiana condivisa da tutti -ha sottolineato Bracco- allora tutta Expo farà quadrato intorno a questo". Bracco ha osservato che "forse qualcosa da ridurre ci sarà ma non mi sembra sia un problema molto grave perchè questa Expo è estremamente ricca, ci sarà una grande offerta e sarà molto attrattiva. Ritengo che se anche venissero limati degli investimenti questo non comporterà un ridimensionamento complessivo".
