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Gas, task force Ue per acquisti congiunti

23 marzo 2022 | 13.02
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Germania e Italia primi due consumatori

(Fotogramma)
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La Commissione Europea si prepara a creare una Task Force Ue per l'acquisto congiunto di gas a livello Ue, come è successo per i vaccini anti-Covid. Assemblando il potere d'acquisto degli Stati membri, la Task Force faciliterà gli acquisti di gas sul mercato internazionale, per accelerare lo sganciamento dal gas russo, dal quale l'Ue resta molto dipendente, in particolare in alcuni Paesi tra cui Italia e Germania.

La Task Force verrebbe supportata dagli Stati membri in un comitato direttivo: un team di negoziatori guidato dalla Commissione tratterà con i fornitori di gas, guardando anche "oltre" il gas naturale e il gas naturale liquefatto (Lng). Per la Commissione, la Task Force sarà "ispirata" dall'esperienza della pandemia di Covid-19, durante la quale un'azione paneuropea è stata "cruciale" per garantire sufficienti forniture di vaccini ai Paesi europei.

Nel 2020 l'Ue ha consumato 399,6 miliardi di metri cubi di gas: il principale consumatore è la Germania, con 91,2 mld di mc, seguita dall'Italia con 71,3 mld di mc, dall'Olanda con 44, dalla Francia con 39,5 e dalla Spagna con 32,1. 

Intanto la Commissione Europea ha adottato una proposta legislativa che introdurrà l'obbligo per i Paesi membri di riempire le scorte di gas almeno all'80% entro il primo novembre 2022, e non al 90% entro il primo ottobre come dichiarato dall'esecutivo Ue l'8 marzo, per assicurare la fornitura di energia nella stagione invernale. Il requisito salirà al 90% negli anni seguenti. L'esecutivo ha anche adottato una comunicazione che delinea varie opzioni per interventi di mercato a livello europeo finalizzate a contenere i prezzi dell'energia, valutando pro e contro di ciascuna opzione.

La Commissione Europea ha deciso di abbassare l'obiettivo di riempimento minimo delle scorte di gas nell'Ue nel 2022, dal 90% entro il primo ottobre inizialmente previsto all'80% entro il primo novembre, per dare agli Stati membri una certa "flessibilità", alla luce dei prezzi del gas che sono attualmente "molto elevati" ha spiegato il vicepresidente della Commissione Europea Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa a Bruxelles.

"Ci sono state alcune discussioni sul livello delle scorte - ha detto - sono in gioco due questioni: dobbiamo assicurare un certo livello di riempimento delle scorte" prima dell'inverno, "ma dobbiamo riconoscere che siamo in una situazione in cui i prezzi del gas sono molto alti, quindi serve anche flessibilità per riempire le scorte a prezzi che ci si può permettere". Comunque, conclude, "nulla impedisce agli Stati di andare oltre" l'80% previsto dalla proposta legislativa.

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