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Manovra 2023, niente norma su scudo penale. Pd e M5S: "Grande vittoria"

20 dicembre 2022 | 07.06
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Conte: "Sorveglieremo". Fonti: "Consegnati a gruppi commissione Bilancio emendamenti relatori"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Nella manovra 2023 non ci sarà alcuna norma sullo scudo per i reati fiscali. Ad assicurarlo è l'azzurro Roberto Pella, uno dei tre relatori in commissione Bilancio alla Camera, che parla anche di tempi. "L'ufficio di presidenza della commissione Bilancio è stato convocato alle 17.30. Depositeremo gli emendamenti e da quel momento lavoreremo a tambur battente. Dobbiamo assolutamente votare tutto, arrivare fino in fondo" per una manovra che "possa avere la soddisfazione di tutti".

Sono arrivati in commissione Bilancio della Camera e consegnati ai gruppi, a quanto si apprende, gli emendamenti dei relatori, dando così il via a tutti i lavori di ammissibilità prima e di sub-emendazione poi. Una volta completata quest'ultima operazione, con il deposito in ufficio di presidenza, riprenderanno i lavori della commissione con l'obiettivo di riuscire in nottata a chiudere.

"Sono una trentina gli emendamenti dei relatori", aveva fatto sapere inoltre Pella, che ha anche spiegato come il Mef abbia dato, ai singoli gruppi, i pareri sulle richieste avanzate nel corso degli incontri avvenuti nella notte con il governo. "Ora possiamo procedere con le votazioni degli emendamenti del governo, delle opposizioni e dei gruppi. Credo che in sei o sette ore possiamo chiudere", aveva aggiunto.

La legge di bilancio vedrà la luce alla Camera prima di Natale, poi ci sarà il passaggio al Senato e, con buona pace di qualche gufo, non ci sarà nessun esercizio provvisorio. Qualcuno lo evoca, è vero, ma preferisco quelle opposizioni che, anche in questo momento, stanno dialogando con la maggioranza, provando a trovare delle iniziative utili per il Paese. Speriamo tutti che ci sia un clima sereno: i lavori sono cominciati, nelle prossime ore chiuderemo tutto nel migliore dei modi”. Così Alessandro Cattaneo, presidente dei deputati di Forza Italia, al Tg4.

"Vittoria. Non c'è lo scudo penale, è stato tolto", ha detto la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, a margine dei lavori sulla manovra della commissione Bilancio.

"Di fronte alla forzatura di inserire nella manovra lo scudo penale per gli evasori fiscali - ha continuato l'esponente dem - avremmo avuto una posizione di grande rigore e severità". "Abbiamo chiesto fosse espunto - ha spiegato poi Serracchiani - anche per facilitare i lavori della commissione e per cercare di capire se questa manovra può arrivare a compimento in tempi utili, nonostante i ritardi che la maggioranza sta inanellando. Ci hanno ascoltato e questo è importante", ha concluso.

I tempi di approvazione della manovra e la notizia di un scudo penale per gli evasori fiscali hanno fatto insorgere le opposizioni. Il gruppo del Pd della Camera si è riunito in assemblea proprio per fare il punto sia sui lavori della commissione Bilancio che per affrontare il tema dello scudo penale. "Ancora più grave della lentezza, dell'assenza di regia e del poco rispetto per il Parlamento, sarebbe aggiungere nella manovra anche qualcosa che riguardasse la giustizia, in particolare qualche condono e l'estinzione di qualche reato tributario. Sarebbe inaccettabile", aveva detto Serracchiani.

"Pella ha smentito lo scudo fiscale per i reati tributari? Benissimo, hanno capito che stiamo facendo sul serio". Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte rilasciando dichiarazioni in piazza Montecitorio al termine del vertice di urgenza convocato dal M5S. In mano Conte porta copia dell'emendamento su cui appare la firma del relatore alla legge di bilancio, Roberto Pella, come fa lui stesso notare: "C'è anche la sua firma", ha detto Conte esibendo i fogli.

"La situazione è gravissima". E' stato il giudizio complessivo sulla manovra emerso dal vertice di urgenza convocato dal M5S alla notizia del condono penale per i reati tributari, vertice in corso alla Camera al quale stanno partecipando gran parte dei deputati, a partire dal capogruppo Francesco Silvestri e la vice Vittoria Baldino. Lo apprende l'AdnKronos da fonti del Movimento.

"Se si danno a mancette a tutti perché questo Governo è un colabrodo e non si fa nulla sulle emergenze del Paese, questa legislatura non solo inizia nel peggiore dei modi, ma con un Governo gravemente incapace. Altro che pronti, e se non erano pronti come andava a finire? Questo è uno spettacolo che non ha memoria", ha affermato Carlo Calenda durante una conferenza stampa, a proposito dell'iter della legge di Bilancio.

Vista la paralisi dei lavori, il Terzo Polo non parteciperà più all'esame manovra in commissione Bilancio della Camera, ma, aveva assicurato Calenda, "da noi ostruzionismi non arriveranno mai". In ogni caso "vigileremo con tutte le nostre forze, finanche a chiamare in causa chi le Istituzioni della Repubblica le difende in maniera più autorevole di me", ha aggiunto il capogruppo alla Camera, Matteo Richetti. "Siamo di fronte ad una gestione che il Parlamento della Repubblica non merita - ha aggiunto- cosa andiamo a fare nelle prossime dieci ore? A far umiliare la funzione del parlamentare? Siamo ad un livello che non si è mai raggiunto nell'elaborazione di una legge cardine".

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