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Parte al Cern 'Innovation for Change', sfida tecnologica per cibo e salute

I giovani di
I giovani di "Innovation for Change' (Foto ufficio stampa ENI)
01 febbraio 2017 | 18.42
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Dopo il successo dello scorso anno, parte oggi al Cern di Ginevra la nuova edizione del progetto "Innovation for Change". Nella sfida sono coinvolti 50 i giovani studenti della Scuola di Alta Formazione al Management (Safm) e dottorandi del Politecnico con una formazione di tipo scientifico-ingegneristico. Nel corso dei prossimi cinque mesi, il team lavorerà a Ginevra ed a Torino, suddiviso in diversi gruppi ma uniti dal medesimo obiettivo: applicare le più avanzate tecnologie per contribuire a risolvere problemi di interesse sociale, in particolare intorno al tema "cibo e salute".

La competizione è promossa dalla Scuola di Alta Formazione al Management di Torino, dal Politecnico di Torino e da Ideasquare, un centro specializzato di innovazione sperimentale che fa parte del Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare. "Dal lavoro dei prossimi mesi nasceranno 8 idee di impresa, ognuna -spiegano- capace di competere sul mercato, attraverso l’offerta di prodotti o servizi innovativi pensati per rispondere alle cosiddette societal challenges, nel quadro delle esigenze di gruppi industriali e istituzioni internazionali.

Nella caccia a nuove tecnologie gli studenti saranno supportati dagli Alumni della Safm che sono diventati imprenditori o lavorano in grandi gruppi industriali, oltre che da ricercatori del Cern e del Politecnico di Torino. Gli 'sfidanti' andranno alla scoperta di strumenti e di soluzioni tecnologiche avanzate, ma già ampiamente utilizzabili e testate, fino ad arrivare alla realizzazione di prototipi pronti per la successiva fase di sviluppo per il mercato.

Il progetto si avvale anche della collaborazione di alcune istituzioni e aziende, che hanno indicato agli studenti le sfide su cui concentrare gli sforzi per trovare soluzioni praticabili: il Ministero italiano dello Sviluppo Economico, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, l'Associazione Italiana Ulcere Cutanee, Casillo Group, Enel, Eni e Humanitas. Al termine del progetto, che proseguirà fino mese di giugno, gli studenti avranno la possibilità di presentare il frutto del loro lavoro a una platea di aziende e investitori, nel corso di un incontro pubblico a Torino, a cui prenderanno parte anche i vertici delle istituzioni fondatrici.

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