L'esame del dossier Banca Mps da parte della Commissione Europea è in una fase "abbastanza avanzata", ma non è possibile indicare una data per la sua finalizzazione, mentre Bpvi e Veneto Banca sono ad uno stadio più preliminare. Così la commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager, oggi in conferenza stampa a Bruxelles. Mps e le due banche venete, Bpvi e Veneto Banca, ha affermato la commissaria, "sono banche in condizioni molto diverse. Anche per quanto riguarda solo la dimensione: Mps è una grande banca italiana, mentre la Popolare di Vicenza e Veneto Banca hanno ciascuna meno del 2% del mercato italiano, anche se hanno una grossa quota di mercato in Veneto", aggiunge.
Il caso Mps. " Noi applichiamo le regole stabilite dai legislatori, Consiglio e Parlamento, quando hanno deciso la legislazione sulle banche. Una delle cose che sono fattibili è fare una ricapitalizzazione precauzionale, che è un accesso limitato al capitale pubblico per le banche. Un certo numero di condizioni devono essere rispettate e questa è una delle ragioni per cui abbiamo lavorato a stretto contatto con la vigilanza", sottolinea la Vestager. "La banca in questione - ricorda - deve essere solvente; il capitale pubblico può arrivare solo di fronte alla necessità di una ricapitalizzazione per lo scenario avverso; il capitale pubblico non può coprire perdite già registrate oppure che probabilmente si verificheranno: queste devono essere coperte con mezzi privati; e bisogna applicare il burden sharing, cioè la condivisione degli oneri, per contribuire all'aumento di capitale".
E, su quella base, "che è un sentiero piuttosto stretto per iniettare fondi pubblici in una banca, è fattibile in accordo con la legislazione approvata da Consiglio e Parlamento. E questa è la via sulla quale abbiamo lavorato per Mps, che è abbastanza avanzata ora, ma ovviamente è molto difficile dare una data nella quale possiamo finalizzare con le autorità italiane".
Le due banche venete. "Per quanto riguarda Vicenza e Veneto Banca, non siamo ancora così avanti nel processo, anche perché sul versante italiano si considera come queste due banche dovrebbero andare avanti e non è ancora finalizzata la cosa. Ci arriveremo più avanti", conclude la commissaria europea per la Concorrenza, Vestager.