(Aki) - Non accennano a diminuire le polemiche negli Usa per la nomina del nuovo ambasciatore iraniano all'Onu, Hamid Aboutalebi, che prendera' il posto di Mohammad Khazaei. A rinfocolarle e' Barry Rosen, uno dei 52 americani presi in ostaggio nel 1979 all'ambasciata Usa a Teheran, il quale ha definito "un oltraggio" e "una tragedia" l'eventuale concessione del visto ad Aboutalebi da parte delle autorita' statunitensi. Il diplomatico era infatti membro degli Studenti Islamici Seguaci della Linea dell'Imam, il gruppo che assalto' l'ambasciata di Washington a Teheran, tenendo in ostaggio l'intero corpo diplomatico americano per 444 giorni.
"Se il presidente e il Congresso non dovessero condannare questo atto della Repubblica islamica, allora la nostra prigionia e sofferenza lunga 444 giorni nelle mani dell'Iran non sarebbe servita a nulla", ha affermato Rosen, riferendosi alla nomina del nuovo ambasciatore di Teheran all'Onu. "Sarebbe una disgrazia se il governo Usa dovesse accettare il visto di Aboutalebi come ambasciatore alle Nazioni Unite", ha aggiunto Rosen, ex addetto stampa dell'ambasciata Usa a Teheran, in un comunicato diffuso dall'emittente 'Fox'.
"E' un dito nell'occhio degli Stati Uniti", ha commentato l'ex ambasciatore Usa all'Onu, John Bolton, sottolineando che Aboutalebi, "dal momento che i due paesi non hanno rapporti diplomatici e' l'ambasciatore iraniano in America. Penso che con questa decisione il regime voglia dimostrare che, nonostante alcune aperture, e' ancora lo stesso regime anti-americano che e' in piedi dal 1979". (segue)