Il segretario generale Jen Stoltenberg in visita a Kabul. L'incontro con il presidente Ashraf Ghani: "Restiamo al fianco degli afghani".
La Nato e l'Afghanistan sono pronti ad aprire un "nuovo capitolo" dopo la conclusione imminente della missione di combattimento delle forze internazionali, che sarà sostituita da quella di addestramento delle truppe afghane, nota come "Resolute support". "Abbiamo reso i nostri Paesi più sicuri dando la caccia ai terroristi internazionali che hanno usato l'Afghanistan come rifugio sicuro per lanciare attacchi orrendi. E abbiamo reso l'Afghanistan più forte contribuendo alla creazione di forze di sicurezza nazionali competenti", ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, giunto stamani in visita a Kabul per la prima volta da quando a ottobre ha assunto l'incarico.
"Con il prossimo anno si aprirà un nuovo capitolo. Il futuro dell'Afghanistan è nelle mani degli afghani. Ma continua il nostro sostegno", ha detto Stoltenberg durante una conferenza stampa congiunta a Kabul con il presidente afghano Ashraf Ghani. "La Nato è impegnata a sostenerci con l'addestramento e l'equipaggiamento delle forze afghane", ha sottolineato Ghani, ricordando l'impegno dell'Alleanza a sostegno del Paese oltre il 2014. "Dopo il 31 dicembre - ha aggiunto, come riporta l'agenzia di stampa Dpa - solo le forze di sicurezza afghane saranno responsabili per l'uso delle armi nel Paese".
Dal giugno dello scorso anno le forze di sicurezza di Kabul, ad oggi circa 350mila unità, sono alla guida delle operazioni militari e dal primo gennaio 2015 avranno la piena responsabilità della sicurezza. Si chiude così il capitolo della missione Isaf, aperto 13 anni fa. Subito dopo l'insediamento di Ghani alla presidenza, alla fine dello scorso settembre, l'Afghanistan ha firmato un accordo con la Nato (Sofa) per inquadrare la presenza delle forze della coalizione nel Paese dopo la fine dell'anno. L'accordo garantisce l'immunità delle forze internazionali nel caso di violazione della legge afghana. "L'Afghanistan è una priorità per la Nato", ha confermato Stoltenberg, ricordando i militari caduti nel conflitto.
