(Aki) - Un uomo malato di mente è stato accusato di blasfemia in Pakistan per aver affermato di essere un profeta. Ghulam Akbar, 50enne, è stato arrestato lunedì scorso nel distretto di Vehari, nella provincia del Punjab, dopo che alcune autorità religiose avevano presentato una denuncia poichè l'uomo aveva affermato di essere un profeta, ha dichiarato alla dpa Muhammad Aslam, funzionario della polizia. "Akbar ha una malattia mentale accertata, lui non si comporta come un uomo normale" ha dichiarato ancora Aslam.
Nell'Islam sostenere l'esistenza di qualsiasi altro profeta oltre Maometto è considerata blasfemia. Secondo una legge emanata dall'ex generale del governo militare, Zia-ul Haq, negli anni 80, la blasfemia è punibile con la pena di morte. Lo scorso gennaio un cittadino britannico di origini pakistane, anch'egli affetto da una malattia mentale, era stato condannato a morte con le stesse accuse.
Le autorità per i diritti umani negli ultimi anni hanno avanzato, inutilmente, alcune richieste per l'abrogazione della legge sulla blasfemia, ma secondo gli analisti una tale mossa provocherebbe la reazione negativa della società islamica conservatrice. Il dipartimento per i diritti umani del ministero della Giustizia ha stimato che dal 1986 oltre 1300 persone hanno dovuto affrontare le accuse di blasfemia. Circa 50 persone sono state uccise da cittadini infuriati ancor prima che il processo fosse concluso.
