(Aki) - La posta in gioco per Erdogan e' molto alta. In gioco non ci sono solo le poltrone da sindaco, ma anche la possibilita' di vincere le elezioni presidenziali di agosto. E' risaputo che il premier mira a quella poltrona, pur non essendo riuscito a far passare una riforma che avrebbe fatto della Turchia una repubblica presidenziale. Se i risultati delle amministrative saranno deludenti, e' probabile che il candidato dell'Akp non sara' lui, ma il presidente in carica, Abdullah Gul, che non ha perso occasione negli ultmi mesi per prendere le distanze dalle politiche di Erdogan.
E' prevedibile quindi che la tensione politica, alle stelle in questi giorni, non calera' dopo il voto e che il clima da campagna elettorale al vetriolo permanga fino alle presidenziali, se non fino alle elezioni politiche del prossimo anno.