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"Accordo segreto tra Malta e la Libia sui migranti

Secondo quanto rivela il Times of Malta c'era un patto per intercettare i migranti diretti in Europa e riportarli in Nordafrica. Smentita del governo della Valletta: "Agito sempre nel rispetto delle legge e convenzioni internazionali"

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP
10 novembre 2019 | 14.06
LETTURA: 3 minuti

Il governo di Malta avrebbe negoziato in segreto un accordo con la Libia per il coordinamento tra le sue Forze Armate e la Guardia Costiera libica per intercettare i migranti diretti nell'isola e riportarli nel Paese nordafricano devastato dalla guerra civile. È quanto ha rivelato oggi il 'Times of Malta', precisando che, almeno in un caso, la Guardia costiera libica è entrata nella zona di salvataggio e recupero maltese per prelevare migranti che speravano di raggiungere l'Europa.

Un portavoce ha difeso il governo maltese dalle accuse di aver condotto un negoziato segreto affermando che gli incontri bilaterali avvengono su base regolare e che Malta agisce sempre nel rispetto delle legge e convenzioni internazionali.

"La Ue si è espressa in modo attivo in favore del rispetto delle istruzioni delle autorità competenti e contro il tentativo di ostacolare le operazioni della guardia costiere finanziata ed addestrata dalla Ue per aiutare a sostenere la gestione del flusso dei migranti e combattere i trafficanti", ha dichiarato il portavoce.

Secondo il quotidiano maltese, l'accordo di "reciproca collaborazione" sarebbe stato raggiunto dai membri delle Forze Armate maltesi con la Guardia costiera libica, con la mediazione di Neville Gafà, funzionario dell'ufficio del primo ministro già al centro di polemiche per una vicenda di visti per motivi sanitari irregolarmente concessi a cittadini libici e per aver partecipato in Libia ad un incontro in cui era presente il leader di una milizia che controlla un racket dell'estorsione ed un centro di detenzione privato.

In particolare, Times of Malta parla di un incontro avvenuto lo scorso 18 giugno, al quale oltre a Gafà parteciparono il vice primo ministro libico Ahmed Maiteeg, il colonnello Clinton O'Neil, a capo dell'intelligence militare maltese, e l'ambasciatore maltese in Libia, Charles Saliba. Ma secondo fonti governative citate dal giornale, i colloqui sarebbero iniziati già un anno fa.

"Con i libici abbiamo raggiunto quello che si potrebbe chiamare un'intesa - ha spiegato la fonte - quando c'è un'imbarcazione diretta verso le nostre acque, le Forze Armate maltesi si coordinano con i libici che le prendono e le riportano in Libia prima che entrino nelle nostre acque e diventino nostra responsabilità". Se non avessimo raggiunto questa intesa - conclude la fonte - l'isola di Malta ora sarebbe "sommersa dai migranti".

ALARM PHONE - "Sebbene non sia una sorpresa, ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in collaborazione con la #Libia. Questo impedisce alle persone in fuga da una zona di guerra di raggiungere un #portosicuro e viola le convenzioni internazionali sui diritti umani". È quanto si legge in un tweet sull'account di Alarm Phone.

FRATOIANNI (Leu) - "È necessario che l’Unione Europea e gli organismi internazionali a partire dall’Onu - afferma Nicola Fratorianni, parlamentare di Sinistra Italiana-Leu - avviino commissioni d'inchiesta su questa vicenda. Un Paese che dà spazio a corrotti e si comporta in questo modo, che non rende giustizia ai propri giornalisti assassinati - conclude Fratoianni - che non rispetta le convenzioni internazionali può continuare a far parte dell’Unione Europea?"

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