
I feriti sono più di tremila e oltre ottomila le case distrutte
Due giorni dopo il sisma che ha colpito la provincia di Kunar, nell'Afghanistan orientale, si è verificata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.2. Secondo l'Us Geological Survey (Usgs) l'epicentro del terremoto si trova questa volta a 34 km a nord-est della città di Jalalabad, nella provincia di Nangarhar, a una profondità di 10 km.
Il bilancio delle vittime è in aumento: secondo quanto riferito dal portavoce del governo talebano, Zabihullah Mujahid, sono 1.411 i morti e si contano almeno 3.124 feriti. Il sisma ha devastato in particolare la provincia di Kounar, dove oltre 5.000 abitazioni sono state completamente distrutte. Le autorità locali hanno avviato operazioni di soccorso, ma il numero delle vittime potrebbe continuare a crescere nelle prossime ore a causa delle difficoltà di accesso alle zone più colpite.
Il terremoto potrebbe avere un impatto su ''centinaia di migliaia'' di persone, con il rischio di un ''aumento esponenziale'' delle vittime. Lo ha affermato Indrika Ratwatte, coordinatrice umanitaria delle Nazioni Unite in Afghanistan. "Riteniamo che potenzialmente il numero di persone colpite potrebbe arrivare a quasi centinaia di migliaia", ha affermato Ratwatte, aggiungendo: "Non c'è dubbio che il tasso di vittime sarà piuttosto esponenziale".