"Coronavirus è l'anagramma di carnivorous. Una coincidenza? Noi pensiamo di no". La Peta (People for the Ethical Treatment of Animals), associazione no profit che si batte per i diritti degli animali, twitta così ipotizzando un collegamento tra il consumo di carne e la diffusione del coronavirus. Sul proprio profilo, l'ente propone un'immagine che collega 'carnivorous' (carnivoro in inglese) alla parola coronavirus. "Gli scienziati ipotizzano che il contatto con animali vivi o con la loro carne morta possa essere la causa del virus mortale", si legge nell'immagine postata.