'Pray for Paris' o 'Je suis Paris' non possono essere marchi registrati. A sottolinearlo è l'Inpi, l'istituto nazionale francese per la proprietà intellettuale che già con 'Je suis Charlie', dopo gli attentati di gennaio a Parigi, si era espresso nello stesso modo.
Dal 14 novembre, si legge nella nota, l'Inpi ha iniziato a ricevere richieste di registrazione dei marchi come 'Pray for Paris' o 'Je suis Paris'. L'Inpi ha deciso "di non registrare queste domande di marchi o varianti perché sono contrarie all'ordine pubblico. In effetti questi marchi sono composti di termini che non possono essere adottati da attori economici visto il loro utilizzo e la loro percezione da parte della collettività" dopo gli attentati del 13 novembre scorso a Parigi.