Gaza, Hamas chiede modifiche al piano di Trump

Le richieste principalmente "il disarmo, l'esilio e la necessità di garanzie per un ritiro completo delle forze israeliane da Gaza"

Macerie a Gaza - (Afp)
Macerie a Gaza - (Afp)
01 ottobre 2025 | 09.58
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Hamas ha chiesto ai mediatori di "apportare alcune modifiche" al piano del presidente statunitense, Donald Trump, per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta l'emittente saudita all-news Al-Sharq, citando fonti informate sulle trattative in corso a Doha, secondo le quali le richieste di Hamas riguardano principalmente "il disarmo, l'esilio e la necessità di garanzie per un ritiro completo delle forze israeliane da Gaza".

Un funzionario palestinese vicino a Hamas ha dichiarato ad Al-Sharq che le consultazioni interne tra i leader del movimento, le altre fazioni palestinesi ed i mediatori "proseguono senza sosta". Il funzionario ha inoltre riferito che è attualmente in corso a Doha un incontro tra i mediatori qatarioti ed egiziani.

Ieri, la delegazione negoziale di Hamas, composta da alti esponenti del movimento, ha tenuto quattro incontri a Doha con rappresentanti qatarioti, egiziani e turchi. Durante questi colloqui - riporta l'emittente saudita - i mediatori hanno esortato Hamas ad accettare il piano, sottolineando l'importanza di "non offrire all'occupante l'opportunità di distruggere Gaza e di costringere la sua popolazione all'esodo".

Il funzionario palestinese ha aggiunto che, nell'ambito delle consultazioni, sono stati avviati contatti con alcune "parti regionali influenti", senza specificarle. La leadership di Hamas ha inoltre informato i mediatori dell'"esigenza di ottenere garanzie internazionali sul ritiro totale delle forze israeliane dalla Striscia di Gaza e per assicurare che l'occupante non violi il cessate il fuoco, come invece sta avvenendo in Libano".

Quanto tempo ha Hamas

Hamas ha "tre o quattro giorni" per rispondere alla proposta americana per mettere fine alla guerra a Gaza, ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti. I mediatori hanno chiesto rapidità e una risposta in circa 48 ore. "Entro 72 ore da quando Israele avrà pubblicamente accettato questo accordo, tutti gli ostaggi, vivi e deceduti, verranno restituiti", prevede il piano di Trump. Sarebbero 48 gli ostaggi nella Striscia e si ritiene siano vivi solo in 20.

Fonti di Hamas all'interno della Striscia hanno riferito che in colloqui con i vertici del gruppo che si trovano fuori dall'enclave palestinese, i responsabili a Gaza hanno insistito sull'importanza di impegnarsi in modo positivo per porre fine al conflitto. E, affermano le fonti, il braccio armato è d'accordo su questa linea.

Ieri alla Bbc un esponente di Hamas diceva che probabilmente il gruppo respingerà il piano e la rete britannica riferiva di come il comandante militare di Hamas a Gaza, Ez al-Din al-Haddad, sarebbe invece determinato a proseguire la lotta armata. La Jihad Islamica palestinese ha già criticato il piano.

Il piano "fa gli interessi di Israele" e "ignora quelli dei palestinesi", ha detto alla Bbc l'esponente di Hamas, secondo il quale difficilmente Hamas accetterà il disarmo e la consegna delle armi. Hamas potrebbe anche opporsi al dispiegamento a Gaza dell' "International Stabilisation Force (Isf)", considerata una nuova "forma di occupazione".

Ancora vittime nella Striscia

Sarebbero almeno 51 i palestinesi rimasti uccisi in 24 ore nella Striscia di Gaza, dove vanno avanti le operazioni militari israeliane scattate in risposta all'attacco in Israele del 7 ottobre 2023. E' quanto riferisce la tv satellitare al-Jazeera, sulla base dell'aggiornamento comunicato dal ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas. In 24 ore, dicono da Gaza, sono 180 le persone ferite arrivate negli ospedali ancora funzionanti nell'enclave palestinese.

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