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Giappone: McDonald raziona le patatine, da oggi solo porzioni piccole

16 dicembre 2014 | 11.43
LETTURA: 2 minuti

La misura è entrata in vigore negli oltre 3000 fast food del paese a causa di un ritardo delle importazioni causato da uno sciopero dei lavoratori portuali degli Stati Uniti. Il rischio è quello di rimanere senza

Giappone: McDonald raziona le patatine, da oggi solo porzioni piccole

Patatine razionate nei McDonald giapponesi. La misura, che prevede che i clienti dovranno accontentarsi solo di porzioni mini, è entrata in vigore oggi, riferisce l'agenzia Kyodo News, negli oltre 3000 fast food del paese a causa di un ritardo delle importazioni causato da uno sciopero dei lavoratori portuali degli Stati Uniti.

Non ci sono restrizioni sul numero di porzioni piccole che i clienti possono ordinare, ma l'azienda non è in grado di dire quando le porzioni medie e grandi riappariranno sui tavoli. "Si tratta di una misura che abbiamo dovuto prendere, perché c'è il rischio di esaurire le scorte di patatine. Ci scusiamo con i clienti per l'inconveniente", ha detto un portavoce della catena di fast food americana, assicurando che la vendita degli altri formati riprenderà appena le condizioni di importazione si saranno normalizzate.

Il Giappone rappresenta il più grande mercato asiatico per i prodotti statunitensi di patate surgelate. La controversia sorta tra i 20.000 lavoratori portuali e gli operatori delle linee di navigazione dei 29 porti della costa occidentale degli Stati Uniti ha più che raddoppiato i tempi di consegna delle migliaia di tonnellate di quello che rappresenta il contorno 'principe' del Big Mac.

La fornitura è stata ulteriormente interrotta da una carenza di apparecchiature per la movimentazione dei carichi, da ritardi nel servizio ferroviario e dall'introduzione di navi da carico di super-dimensioni.

Per cercare di affrontare l'emergenza, i McDonald's del Giappone hanno importato 1.000 tonnellate di patatine fritte surgelate per via aerea. Gli stock hanno cominciato ad arrivare all'inizio di questa settimana, ma altre 1.600 tonnellate di prodotti provenienti dai porti della costa orientale degli Stati Uniti non partiranno fino alla fine di gennaio. "Il rischio - ha spiegato il portavoce dell'azienda - è che, visto il periodo di vacanza, i nostri negozi possano essere a corto di patatine fritte verso la fine dell'anno o l'inizio del nuovo anno"

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