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Mo: Netanyahu si scusa con arabi di Israele, non volevo offendere

23 marzo 2015 | 20.16
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"So che quello che ho detto pochi giorni fa ha ferito gli arabi di Israele. Non avevo intenzione di farlo", ha detto il premier riferendosi alle frasi pronunciate, il giorno delle elezioni, sugli arabi che andavano a votare "in massa" portati dalla sinistra. Ma per il partito degli arabo israeliani sono "parole vuote tese a mantenere il regime razzista"

(Foto Afp)
(Foto Afp)

"So che quello che ho detto pochi giorni fa ha ferito gli arabi di Israele. Non avevo intenzione di farlo. Mi dispiace". Benyamin Netanyahu, dalla propria pagina Facebook, si scusa per le frasi pronunciate nel giorno delle elezioni quando aveva lanciato un appello – che molti hanno bollato come "razzista" - agli elettori del Likud per convincerli ad andare ai seggi e bilanciare il voto degli arabi che stavano andando "in massa" alle urne portati dalla sinistra a bordo di autobus.

Il premier, che oggi ha ospitato nella propria residenza una delegazione di arabi israeliani che sono vicini al Likud, si è difeso dalle accuse di razzismo: "Il mio operato da primo ministro, compresi gli ingenti investimenti nei settori delle minoranze di Israele, dimostra il contrario". "Allo stesso modo credo che nessuna autorità esterna ad Israele debba immischiarsi nel nostro processo democratico" ha poi aggiunto considerarsi "primo ministro di ognuno di tutti i cittadini di Israele, senza distinzione di religione, di razza e di genere. Io vedo in tutti i cittadini di Israele partner per la costruzione di uno Stato di Israele prospero e sicuro".

Le parole di Netanyahu avevano provocato molte polemiche all'estero, in particolare negli Stati Uniti dove l'amministrazione Obama aveva reagito duramente a queste dichiarazioni, come quelle fatte, il giorno prima del voto, riguardo all'opposizione del leader del Likud alla creazione dello stato palestinese. Lo stesso Obama, in un'intervista rilasciata nei giorni scorsi, aveva definito le frasi sugli elettori arabi "contrarie alla tradizione democratica di Israele".

Il partito arabo d'Israele non ha accettato le scuse del premier, "definite parole vuote tese a mantenere un regime razzista. Purtroppo il razzismo di Netanyahu e il suo governo non è iniziato con questa dichiarazione e finalmente non finirà con questo".

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