Nove mesi prima che Anis Amri compisse la sua strage a Berlino, uccidendo 12 persone, la polizia tedesca aveva espresso timori su un possibile attentato suicida. A riferirne è la Bild am Sonntag precisando che la polizia (LKA) del NordReno Westfalia aveva allertato il ministero dell'Interno dello stesso Land sull'esistenza di prove concrete a sostegno della tesi secondo cui Amri stava pianificando un attacco suicida.
In una lettera confidenziale gli inquirenti citavano tra l'altro quanto scriveva il sospetto su Telegram usando eufemismi per alludere all'attacco. Malgrado l'avvertimento il ministro dell'Interno del NordReno Westfalia aveva stabilito che l'espulsione di Amri dal Paese non era cosa legalmente praticabile. Nove mesi dopo il rapporto, Amri passava all'azione.