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Ucraina, Biden: "Cittadini americani via ora dal Paese"

11 febbraio 2022 | 07.25
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"Le cose potrebbero precipitare rapidamente", ha detto Biden. L'alert del Dipartimento di Stato

Afp
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Joe Biden esorta i cittadini americani in Ucrania a lasciare "ora" il Paese. "Non è come se avessimo a che fare con un'organizzazione terroristica. Abbiamo a che fare con uno degli eserciti più grandi al mondo. E' una situazione molto diversa e le cose potrebbero precipitare rapidamente", ha detto Biden in un'intervista alla Nbc.

E a una domanda di Lester Holt su quale possibile scenario potrebbe far scattare un'operazione per un'eventuale evacuazione degli americani dall'Ucraina, Biden ha risposto: "Non c'è. E' una guerra mondiale quando americani e russi iniziano a spararsi". Biden ha poi aggiunto che il presidente russo Vladimir Putin "è abbastanza intelligente da non fare niente che possa avere un impatto negativo sui cittadini americani".

Dopo le parole di Biden, ecco arrivare anche la richiesta del dipartimento di Stato Usa ai cittadini americani in Ucraina "di partire usando mezzi commerciali o privati" e in generale agli americani di "non recarsi in Ucraina a causa delle crescenti minacce di una azione militare della Russia e del covid". "Se gli americani decidono di rimanere in Ucraina, dovranno esercitare cautela a causa di criminalità, disordini civili e possibili operazioni di combattimento, nel caso in cui la Russia farà una azione militare", si sottolinea nell'alert aggiornato ieri, e in cui si precisa che "alcune zone del Paese hanno un rischio aumentato".

AFGHANISTAN - Nell'intervista alla Nbc, Biden "respinge" quindi categoricamente i risultati di un rapporto investigativo dell'esercito in cui ufficiali militari Usa sarebbero fortemente critici nei confronti della gestione del ritiro americano dall'Afghanistan. Tutto dopo le rivelazioni del Washington Post secondo cui ufficiali militari citati nel documento hanno accusato funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato di non aver riconosciuto la veloce avanzata dei Talebani in Afghanistan, fino alla resa di Kabul il 15 agosto scorso, mentre le forze Usa si ritiravano dal Paese o la rapidità con cui gli Usa avrebbero dovuto prepararsi a un'operazione di evacuazione dall'Afghanistan.

I presidente ha affermato come non suoni realistico che funzionari dell'Amministrazione abbiano ignorato segnali di allarme o negato la situazione. "No - ha detto - No. Non è quello che mi è stato detto". E sotto pressione sul fatto che stesse respingendo i resoconti nei rapporti ha aggiunto: "Sì, li sto respingendo".

Nell'intervista Biden ha ribadito la sua convinzione che fosse tempo per il ritiro. "Non c'è un momento giusto, ma se non ci fossimo ritirati, ammettono - ha affermato - che avremmo dovuto rimettere molte più truppe". Un aumento "significativo", ha detto. Dopo la resa del governo di Kabul, Biden ha ordinato il dispiegamento di oltre 5.000 truppe in più per le operazioni di evacuazione dall'Afghanistan.

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