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Ucraina, elicottero caduto: chi era Yenin, volto nuovo dopo la rivoluzione

18 gennaio 2023 | 17.06
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Il vice ministro dell'Interno fra le vittime dello schianto, a Roma lo piangono in molti

(Foto dal profili Facebook)
(Foto dal profili Facebook)

Yevghen Yenin, il vice ministro dell'Interno ucraino fra le vittime dello schianto dell'elicottero a Kiev, lo ricordano in molti anche a Roma, dove ha lavorato fra il 2012 e il 2016. Come consigliere dell'ambasciata ucraina in Italia, di cui era di fatto portavoce, in assenza di un funzionario con questo incarico, durante la Rivoluzione della Maidan, quando era un contatto disponibile per i giornalisti interessati a seguire gli sviluppi della crisi e i risvolti diplomatici degli eventi a Kiev, poi, dal 2014, come vice ambasciatore.

Yevghen, 42 anni, lascia la moglie Ludmilla e due figli piccoli, un maschio nato a Kiev e una femmina nata a Roma. Rappresentava perfettamente la nuova Ucraina emersa dallo scossone del 2014. Originario di Dnipro, come l'ambasciatore che aveva servito a Roma, Yevghen Perelyghin, che ora è segretario generale dell'Autorità per le licenze alla trasmissioni. Yenin era l'esponente perfetto della nuova generazione che avrebbe scalato i gradini del potere, per sostituire la nomenklatura del vecchio regime.

Tornato in Ucraina dall'Italia, aveva assunto l'incarico di vice procuratore generale, con l'importante delega della cooperazione internazionale. Nel 2020, diventa vice ministro degli Esteri e l'anno successivo vice ministro degli Interni, a coronamento di una carriera lampo.

"Era tutt'altro che un funzionario distaccato, come lo erano i burocrati sovietici. Aveva sempre un approccio molto umano verso le persone. Era alla mano, ottimista e pieno di idee su come realizzare i suoi molti progetti", testimonia all'Adnkronos Irina Cascei, giornalista free lance di Kharkiv, da anni oramai in Italia, che fra il 2015 e il 2016 ha lavorato al fianco di Yenin in ambasciata come consulente per i rapporti con la stampa. In una delle sue ultime interviste a un media italiano, aveva detto: "La Russia cerca di toglierci il diritto alla vita".

"Nella storia del'Ucraina ci sono stati casi in cui il Paese ha vissuto come un lutto sincero e personale la morte di un politico o di un funzionario di Stato ma loro (le vittime dell'elicottero, ndr) sono la prima generazione al potere in Ucraina che sarà compianta dalla maggioranza degli ucraini. Facevano parte della nuova Ucraina e lo hanno mostrato con chiarezza dopo il 24 febbraio", ha commentato la consigliera del governatorato di Kharkiv, Irina Popova (sembra che l'elicottero stesse dirigendosi proprio verso la città orientale ucraina). L'ultimo post su Facebook di Yevghen risale a quattro giorni fa. Ed è dedicato alla sua Dnipro, dopo la strage del missile russo su un condominio, nel quale sono rimaste uccise 44 persone.

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