Le forze erano state spostate nelle regioni di Rostov-on-Don, Belgorod e Bryansk per le esercitazioni di primavera. Non è la prima volta che la Russia annuncia il ritiro che, anche questa volta, secondo l’Alleanza atlantica non c’è stato
Vladimir Putin ha ordinato al ministro della Difesa, Sergei Shoigu, di avviare il ritiro verso le loro basi delle truppe spostaste, per le esercitazioni di primavera ora concluse, nelle regioni di Rostov-on-Don, Belgorod e Bryansk, vicine al confine con l’Ucraina. Lo riporta l’agenzia Itar Tass citando un comunicato del Cremlino. “Alla fine delle esercitazioni militari di primavera - recita il comunicato - il presidente ha ordinato di riportare le truppe che hanno partecipato alle manovre di guerra nelle loro basi”.
Non è la prima volta che la Russia annuncia il ritiro delle truppe, la cui presenza al confine dell’Ucraina, ordinata nel momento di massima tensione con Kiev, è stata duramente criticata da Stati Uniti e Unione europea che la considerano una delle ragioni delle sanzioni imposte alla Russia. Di fronte ad analoghi annuncia arrivati nelle settimane scorse da Mosca, la Nato aveva negato che vi fosse stato un ritiro delle truppe russe. E anche in questo caso un portavoce dell’organizzazione afferma che non c’e’ “alcun segnale” di un ritiro.