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Lavoro: #diamociunamano, primi progetti inseriti in sito web ministero

10 febbraio 2015 | 17.50
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Misura sperimentale che punta a coinvolgere le persone beneficiarie di un sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale.

Lavoro: #diamociunamano, primi progetti inseriti in sito web ministero

Muove i primi passi #diamociunamano, la misura sperimentale, promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che punta a coinvolgere le persone beneficiarie di un sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. Nella sezione specifica del sito web del ministero del Lavoro, www.lavoro.gov.it/diamociunamano, attivata una settimana fa, sono infatti stati inseriti i primi sette progetti di utilità sociale che offrono l’opportunità di impegnarsi in un’attività di volontariato ai soggetti destinatari della misura.

I progetti sono promossi da Comuni, enti locali e associazioni del Terzo settore e propongono attività che vanno dalla manutenzione del verde all’accompagnamento di anziani, minori e disabili, dalla piccola manutenzione edilizia all’educazione ed istruzione. Quanto alla localizzazione, i Comuni interessati dai progetti sono Vicenza, Rimini, Asciano Pisano, Livorno, Pagani e Bari.

La misura sperimentale, contenuta nel decreto legge 90 del 2014 e resa operativa da un decreto del ministro del Lavoro, prevede che i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito possano essere invitati a rendersi disponibili, in forma volontaria, per essere coinvolti in attività di volontariato a fini di utilità sociale in favore della propria comunità, nell’ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni di terzo settore e da comuni o enti locali. Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, l’organizzazione di terzo settore potrà richiedere all’Inail l’attivazione della copertura assicurativa i cui oneri saranno sostenuti da un apposito Fondo, di durata biennale, istituito presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali. Tenuto conto che attualmente sono assegnati al Fondo 4.900.000 euro per ciascuno dei due anni, si stima di poter assicurare annualmente circa 4.900.000 giornate, equivalenti a circa 19.000 soggetti per un intero anno.

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