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Cultura: Art Bonus, nel 2015 57mln da oltre 1400 mecenati

Per il ministro Franceschini, un risultato straordinario. Cuzzilla (Federmanager): "Impegnati a sensibilizzare le aziende". Santarelli (Vises): "Progetti didattici". Ambrogioni (Cida): "Manager senior a supporto musei 'minori'" (video)

Cultura: Art Bonus, nel 2015 57mln da oltre 1400 mecenati
02 febbraio 2016 | 16.34
LETTURA: 4 minuti

Dopo il primo anno di attuazione sperimentale, l'Art Bonus si conferma uno strumento strategico per lo sviluppo del mecenatismo culturale e va a regime: il 2015 si chiude infatti con 57 mln di erogazioni liberali da parte di oltre 1.400 mecenati, a 388 enti registrati sul portale. Non solo.A fine gennaio 2016, le erogazioni liberali Art Bonus registrate ammontano complessivamente a 62 milioni di euro, gli enti registrati sono circa 450 e i mecenati oltre 2.000. E' quanto annunciato dal ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, nel corso del convegno 'Chiamata alle arti! Mecenatismo ed imprese, un investimento strategico', organizzato da Arcus e Federmanager-Vises onlus in collaborazione con il Polo museale del Lazio-Mibact a Roma.

"Un bilancio assoluto positivo: finalmente, in Italia -ha detto il ministro dei Beni Culturali-, c'è un incentivo fiscale tra i più forti o il più forte in Europa, in una fase che era ancora sperimentale come quella dei primi due anni. Nel 2015 sono stati più di 57 milioni gli investimenti privati, più di 1.500 i donatori. Adesso, è stato stabilizzato per sempre con la legge di stabilità 2016. La certezza in Italia è merce rara, la certezza sta muovendo l'interesse di molte imprese, finalmente anche grandi imprese. Il sistema ha risposto bene e aiuterà moltissimo la crescita in Italia di una cultura del mecenatismo, della filantropia".

"Sono risultati in crescita costante che testimoniano una vera e propria rivoluzione culturale che sta coinvolgendo cittadini e imprese nell’obiettivo comune di tutelare e sostenere il nostro patrimonio culturale. Adesso, quello che ci aspettiamo è il protagonismo delle grandi aziende che, finalmente, possono usufruire, in modo stabile e con semplicità, dell’incentivo fiscale più alto d’Europa", ha spiegato Franceschini. Per la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale "che ci circonda e che ci rende davvero competitivi nel mondo -ha proseguito Franceschini- bisogna fare sistema". "Non basta il pubblico, non basta il privato, non basta lo Stato -ha ribadito il ministro- ma bisogna fare sistema e questo messaggio c'è anche nelle politiche del governo nel suo complesso. E per la prima volta abbiamo interrotto i tagli ai beni culturali e con la legge di stabilità 2016 il bilancio del Mibact è aumentato del 27%, tornando sopra i due miliardi".

Tornando ai numeri dell'Art Bonus e alle erogazioni liberali finalizzate alla conservazione e al ripristino di musei, teatri, biblioteche e in generale dei luoghi di cultura pubblici, Franceschini ha sottolineato che "aver raggiunto, in questo periodo di incertezza, a fine gennaio 2.000 donatori è un risultato straordinario".

"Bisogna aiutare la cultura del mecenatismo -ha concluso- in un Paese come il nostro così orgoglioso del proprio patrimonio culturale e dobbiamo arrivare al punto che, se un'impresa non ha nessun pezzo del proprio bilancio a disposizione di questo patrimonio, si deve vergognare".

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