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Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi

Morando: "Nella legge di stabilità una potentissima riduzione dei costi per l'impresa che assume".

Rassegna stampa: il lavoro nei quotidiani di oggi
03 novembre 2014 | 09.49
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"Già nella Legge di Stabilità c'è un potenziamento degli ammortizzatori sociali ma soprattutto abbiamo stabilito che sui nuovi assunti con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti ci sarà la fiscalizzazione totale degli oneri contributivi. Una potentissima riduzione dei costi per l'impresa che assume". Così, in un'intervista a 'La Stampa', il viceministro all'Economia Enrico Morando.

"Il Parlamento non può essere ridotto a passacarte. L’ho già detto alla Direzione del partito. La commissione Lavoro della Camera è impegnata in una discussione seria, approfondita sul testo. Secondo me, ci sono tutte le condizioni per uno scatto in avanti". Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera, Roberto Speranza, in un'intervista a 'La Repubblica', a proposito alla riforma del mercato del lavoro, sottolineando la necessità di costruire "un ponte fra le istanze che in questi giorni stanno arrivando dalle piazze, dalla società, e le decisioni del governo che, legittimamente, vuol modificare alcune regole del mercato del lavoro. Un ponte che passa appunto per il Parlamento, con una discussione che non può finire congelata. Vogliamo negare la funzione stessa dell’istituzione?".

Speranza ribadisce quindi di "ripartire dall’ordine del giorno che era stato approvato dalla Direzione del Pd, e che prevede la tutela dell’articolo 18 anche per i licenziamenti disciplinari".

"Conftrasporto, già cinque anni fa, pose la questione dell'utilizzo improprio del personale in affitto (l'utilizzo di personale dipendente da società interinali estere): i sindacati hanno sempre fatto finta di non capire". Lo scrive su 'Il Giornale, Paolo Uggè, presidente Fai Conftrasporto e vicepresidente Confcommercio.

"E a nulla è servito siglare -fa notare- un protocollo di legalità, firmato dal presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e dall'allora ministro dell' Interno, Roberto Maroni, inserendo precisi indicatori della possibile infiltrazione di forme malavitose nel settore. Nessuno degli interventi previsti si è mai realizzato. E senza risposta sono rimaste anche le richieste di controlli sui costi minimi della sicurezza, che avrebbero potuto portare le prove di comportamenti di dubbia legalità".

"Senza ripresa economica i conti non saranno mai in ordi-ne. Con queste politiche ragionieristiche il debito aumenta, i consumi si contraggono, cresce la disoccupazione e le aziende continuano a chiudere". Così, in un'intervista a 'Il Tempo', Alfio Marchini.

"Stiamo comprando tempo -sostiene- per ritardare il fallimento. A questa follia dico no. Bisogna abbassare le tasse e fare ripartire gli investimenti anche sforando il patto di stabilità imposto dal governo".

"Quella rivoluzione culturale e ambientale che ci porterà a minimizzare il consumo di risorse, puntando sull'efficienza energetica, il riciclo e il riuso non è ancora compiuta. Ma si lavora da più parti per sostenerla". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. "La politica ambientale del Governo -ammette- punta al traguardo di medio-lungo termine dei rifiuti-zero. Il miglior modo di gestire i rifiuti è non produrli, recuperando tutte le materie per reimmetterle nel ciclo produttivo. E' una rivoluzione culturale e ambientale, la rivoluzione della green economy che minimizza il consumo di risorse, punta sull' efficienza energetica, il riciclo e il riuso".

"Ora l'attenzione del Governo c'è, ma vorremmo che la trasformazione digitale dell'economia diventasse una vera e propria priorità nazionale". Così, in un'intervista a 'Il Sole 24 Ore', Elio Catania, presidente di Confindustria Digitale. "Come Confindustria Digitale abbiamo spinto e stiamo spingendo -ricorda- perché si ragioni in termini di priorità sulle quali concentrarsi. Riguardo alla Pa, ci sono sette progetti prioritari in grado di creare un effetto trascinamento. Si va dall'anagrafe unica, all'identità digitale, all'interoperabilità delle banche pubbliche, al fascicolo sanitario elettronico. Ma il quadro complessivamente può reggere solo se si agisce fattivamente sulla cultura digitale delle pmi".

"Sostenibilità e green economy non sono solo più semplici slogan, ma obiettivi condivisi. Da una cultura basata su divieti e autorizzazioni, siamo in fase in cui il mercato si riprende lo spazio che gli compete, almeno fino al punto in cui l'economicità non contrasti con la tutela dell'ambiente. Il consorzio ha partecipato attivamente a questa metamorfosi ambientale: l'olio lubrificante usato, da minaccia per l'ecosistema, si è trasformato in una materia prima seconda e in risorsa economica, a patto però che venga gestito in modo corretto. Questa la garanzia offerta dal consorzio: l'universalità della raccolta e la qualità della filiera. Traguardando il libero scambio, il consorzio ha cercato anche di favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di olio usato in un mercato senza vincoli". Lo scrive su 'Il Sole 24 Ore', Paolo Tomasi, presidente del Consorzio obbligatorio degli oli usati.

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