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Fendi, il tailoring è sovversivo

21 febbraio 2024 | 21.20
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Per il prossimo autunno-inverno Kim Jones rilegge gli archivi della maison a partire dal 1984, la Londra dei Blitz Kids e i New Romantics, unito al workwear e allo stile aristocratico giapponese

(Fotogramma)
(Fotogramma)

Enormi drappeggi colorati, come tante tende teatrali accolgono gli ospiti alla sfilata di Fendi, creando una sorta di vortice in passerella, dove il tailoring ‘sovversivo’ diventa il leitmotiv di stagione. “Stavo guardando gli archivi della maison del 1984 - spiega Kim Jones, direttore creativo della couture e del womenswear della griffe della doppia F -. I bozzetti mi hanno ricordato la Londra di quel periodo: i Blitz Kids, i New Romantics, l'abbigliamento da lavoro, lo stile aristocratico e giapponese. Era l’epoca delle sottoculture e degli stili britannici diventati poi globali”. Un viaggio che da Londra conduce in Giappone (come nei colletti delle giacche e nelle cinture che strizzano l’occhio a quelle Obi), senza dimenticare la grande Roma, città che dà i natali alla maison di Lvmh e che rende omaggio alla famiglia Fendi. Come Silvia Venturini Fendi che nel giorno in cui conobbe Jones indossava un “abito utilitario molto chic, quasi Safari”.

In passerella si snoda il racconto dell’universo Jones, sotto gli occhi vigili di star del calibro della top model Amber Valletta e dell’attrice Jessica Biel, sedute nel front row. Le modelle, capelli cortissimi o raccolti in due chignon laterali, o con il balaclava a nascondere la testa, incarnano tutto il rigore della sartorialità Fendi. I cappotti severi di lana a strati sono allacciati con disinvoltura, la maglieria è stratificata in costine di seta. Gli abiti utilitaristici si fanno 'tailor flou', pratici ed eleganti, in contrasto con trasparenze di tulle e organza, o ancora stampati con statue romane o impreziositi da ricami, a rinsaldare il legame con la Città eterna. Tra i capi clou i maglioni ‘finti’ cuciti come se fossero appoggiati su giacche e coat, che danno un guizzo destrutturato ai look.

“Fendi ha un background nell’utility wear - afferma Jones -. E’ anche il modo di vestire della famiglia e questo ha plasmato la mia visione di cosa sia il brand”. Onnipresenti gli accessori, come le borse realizzate da Silvia Venturini Fendi, direttore artistico accessori e uomo, che ha dato vita a nuove versioni delle borse Peekaboo, Baguette e By The Way. In attesa del centenario del marchio, che si festeggerà nel 2025, Fendi ha presentato inoltre la nuova Simply Fendi, una morbida borsa bauletto alla quale si accompagna la Roll bag, shopper dalla forma tondeggiante. Very Fendi. (di Federica Mochi)

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