All'origine della tragedia un'eredità contesa, tra le vittime anche un bambino
Tragedia a Licata, nell'agrigentino, dove quattro persone, tra cui un bimbo di undici anni e una ragazza di 15, sono state uccise per una lite familiare scoppiata in un appartamento nella zona periferica di via Rieti. A sparare sarebbe stato Angelo Tardino che, come apprende l’Adnkronos, dopo avere ucciso i quattro familiari si è sparato un colpo di pistola in testa mentre era al telefono con i carabinieri. A dare l’allarme sarebbe stata la moglie dell’assassino che ha avvisato i carabinieri. Le vittime sono il fratello, la cognata e i due nipoti dell’assassino. Come si apprende l’uomo, al termine di una lite per un'eredità contesa, ha estratto la pistola e ucciso i parenti. In un primo momento avrebbe voluto costituirsi ma poi ha deciso di suicidarsi.