Debuttò a Deauville mentre nelle strade della Francia i giovani manifestavano per chiedere più libertà: la Citroën Mehari - che due anni fa si è 'evoluta' nella E-Mehari - celebra mezzo secolo e per questo anniversario importante ha chiesto allo stilista Jean-Charles de Castelbajac di creare una Art Car esclusiva, un’opera forte e cromatica, manifesto grafico per festeggiare 50 anni di libertà e 50 anni di creatività.
Nata nel maggio ‘68 la Mehari condivide con quell'anno cruciale la voglia di rompere le convenzioni. Cinquant'anni dopo come sottolinea Arnaud Belloni, Direttore Marketing e Comunicazione del marchio , "Mehari resta un’icona Citroën, l’auto anticonformista per eccellenza, e anche dopo 50 anni rappresenta la cultura pop in stile francese".
La Mehari originale era una cabriolet semplice, versatile, non pretenziosa, costruita sulla piattaforma della Dyane 6, con una carrozzeria in ABS tinto: leggerissima (Mehari non supera 525 kg), resistente alla corrosione, la Mehari nel 1979, 'conquistò' una versione 4X4, in grado di arrampicarsi su pendenze fino al 60%. Negli anni Citroën Mehari è diventata anche un fenomeno sociale, grazie alla sua “carriera” cinematografica, e sarà prodotta per 19 anni, fino al 1987, in quasi 145.000 esemplari.
Oggi arriva con la E-Mehari di Jean-Charles de Castelbajac, una Art Car come un manifesto grafico ispirato a un poster del maggio ‘68, contraddistinto da colori e segni tracciati a mano. Una opera d'arte su quattro ruote che nelle sue tinte trasmette messaggi "di rivoluzione e passione, di amicizia e fratellanza, ma anche di ecologia positiva".