Il senatore Gal si vede respingere dai giudici di Roma il provvedimento, ma non molla: ''La decisione è stata grossolanamente mistificata". Il leader dei ricostruttori preferisce congelare un eventuale azione legale contro il Cav e lancia un nuovo appello all'unità per evitare il flop del centrodestra nella sua Regione: ''Spero che tutti vengano al tavolo di Bari con animo libero e pronti a fare tutti un passo indietro".
Resta il gelo tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto, ma in queste ore i pontieri sono al lavoro per ricucire in Puglia e scongiurare il flop del centrodestra alle regionali con la doppia candidatura Poli-Bortone-Schittulli. Dopo la 'lettera aperta' e la proposta lanciata dall'ex ministro di un incontro a Bari "per riunificare il centrodestra e vincere le regionali pugliesi'', è l'ora della diplomazia. In attesa di segnali da Luigi Vitali per aprire un tavolo di confronto che scongiuri lo strappo definitivo, i 'ricostruttori' hanno deciso di congelare per ora la battaglia giudiziaria contro il Cav per contestare la legittimità dei 'poteri di firma' del tesoriere unico azzurro Mariarosaria Rossi.
"Sono veramente convinto che abbiamo il dovere politico, fino all'ultimo, di fare il possibile e l'impossibile per costruire in Puglia una coalizione unitaria contro la sinistra, spero quindi -scrive in una nota Fitto- che tutti vengano al tavolo di Bari, stasera alle 21 con animo libero, senza pregiudizi, e pronti a fare tutti un passo indietro rispetto alle posizioni di partenza". Il nuovo appello all'unità dell'eurodeputato arriva proprio nel giorno in cui il Tribunale di Roma ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal senatore campano Vincenzo D'Anna contro la nomina della Rossi. I fedelissimi di Fitto, però, lasciano in prima linea D'Anna (che accusa i legali di Arcore di "mistificare" la decisione dei giudici romani) e preferiscono restare alla finestra, tenendo in stand by un'eventuale azione legale nei confronti di Fi.
L'avvocato contattato dai 'fittiani', Gianluigi Pellegrino, spiega all'Adnkronos: "Come ho sempre detto sul punto, non c'è bisogno di azioni giudiziarie, perchè sono gli uffici elettorali, come da specifica giurisprudenza dei Tar, che non possono ricevere liste con simboli di partito da parte di chi non sia investito della rappresentanza del partito secondo le norme statutarie. Ed è pacifico che la Rossi non abbia questa legittimazione''. La frenata dei 'fittiani viene interpretata da alcuni azzurri come una sorta di presa di distanza da D'Anna, da sempre vicino all'eurodeputato di Maglie, ma i 'ricostruttori' precisano che per ora ''stanno alla finestra, perchè si sta tentando di ritrovare l'unità di Fi".
