Renzi è un uomo "pieno di qualità notevoli", scrive oggi l'Economist, "ha una formidabile energia, è pronto a mettersi in gioco, deciso, pieno di charme, dotato e con un tocco popolare". Senza dimenticare nemmeno un pizzico di "fortuna", sempre importante in politica. Ma dopo aver "accoltellato Letta alla schiena" deve dimostrare che "il fine giustifica questi mezzi fratricidi".
E dovrà farlo con l'handicap di dover guidare la stessa "coalizione eterogenea" del suo predecessore. Il suo incarico, si chiede il settimanale britannico in un articolo intitolato "Matteo Renzi, un giovane uomo che va di corsa", "è la nuova alba per la quale tanti italiani (e chi gli augura ogni bene) hanno sinora pregato? O è l'ultima dimostrazione della loro debolezza verso gli autoproclamati facitori di miracoli?". Per Renzi, conclude l'Economist, "velocità e slancio sono tutto. Funzionerà? Forse la miglior risposta e quindi la miglior giustificazione per il precipitoso arrivo di Renzi nel suo incarico è che negli ultimi anni, è stato provato di tutto, senza successo".