Il porporato invita a "essere coraggiosi" e a "superare la crisi demografica"
Il cardinale Camillo Ruini appoggia la scelta di Mario Draghi a capo del governo. "Sono stato molto contento per la scelta di Draghi. È un grande cambiamento, un grande passo in avanti che credo aiuterà il nostro Paese". Alla vigilia dei 90 anni, il porporato, già presidente della Cei, in un messaggio per il Paese in un momento particolarmente difficile, osserva all’Adnkronos: "L'augurio che faccio è di avere fiducia in noi stessi, come popolo italiano, ma anche di avere, o di ritrovare, la fiducia in Dio che è nostro Padre. Per ripartire abbiamo bisogno di essere solidali ma anche di essere coraggiosi, di dare spazio ai giovani e ai veri talenti che abbiamo. In particolare dobbiamo superare la crisi demografica che sta privando l'Italia del suo futuro: se non lo faremo il resto non servirà a nulla".
In un bilancio sulla sua vita, Ruini parla del suo ricordo più bello ma anche dei suoi crucci. "Il ricordo più bello - osserva il porporato - è del giorno, ormai lontano, in cui sono diventato sacerdote, l’8 dicembre 1954. Da allora non mi sono mai pentito della scelta fatta e, man mano che passavano gli anni, ho capito sempre meglio quanto grande sia il dono del sacerdozio”.
“Di dispiaceri - dice - ne ho avuto molti, come capita a tutti. In particolare mi è dispiaciuto, e continua a dispiacermi, di non aver potuto, insieme agli altri cattolici italiani, fermare quella deriva per la quale anche in Italia si stanno sempre più affermando una cultura e una legislazione che non tengono conto dell’importanza fondamentale della famiglia fondata sul matrimonio e della sacralità della vita umana”. Ruini confida però che “prima o poi sapremo ritrovare le nostre radici”.
(di Elena Davolio)