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Osservatore Romano: "Pannella protagonista di battaglie politiche talvolta discutibili"

19 maggio 2016 | 16.51
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L'Osservatore Romano ricorda Marco Pannella, morto oggi a 86 anni. "Senza dubbio - sottolinea il quotidiano della Santa Sede - Pannella è stato uno dei protagonisti delle battaglie politiche, talvolta discutibili, in particolare a partire dagli anni Settanta, attraverso una mobilitazione senza precedenti della società civile. Come leader politico italiano, si è distinto per aver fatto costantemente ricorso al referendum e a metodi di lotta politica non violenti, come scioperi della fame e della sete, disobbedienza civile e sit-in". Il quotidiano d'Oltretevere ricorda anche la telefonata del Papa a Pannella in occasione dell'ultimo digiuno.

"Protagonista tra i più noti della vita politica italiana, - scrive l'Osservatore Romano - è stato sempre in prima linea portando avanti battaglie appassionate contro la pena di morte, contro la fame nel mondo e per il miglioramento delle condizioni dei carcerati".

Il quotidiano della Santa Sede ricorda le tante battaglie a cui resta legato il nome del leader dei Radicali: "Il suo nome resta legato alla legge sul divorzio, introdotto in Italia nel 1970, e a quella sull’interruzione volontaria della gravidanza, che nel 1978 abolì il reato di aborto, limitandolo alle violazioni previste dal nuovo ordinamento. A queste battaglie si è aggiunto l’impegno contro il 'proibizionismo', cioè le innumerevoli iniziative e prese di posizione per la legalizzazione dell’uso della droga, e a sostegno dell’eutanasia".

Un personaggio, Pannella, evidenzia il quotidiano della Santa Sede, difficilmente inquadrabile con una catalogazione precisa: "Ha legato il suo nome ad alleanze con i più diversi schieramenti politici: con la sinistra, comunisti o socialisti, ma anche con il centrodestra. E ha sempre espresso opinioni liberiste in materia economica. Si è posto, dunque, al di fuori di una catalogazione precisa nel panorama politico italiano, abbracciando di volta in volta posizioni sostanzialmente 'di sinistra', sul piano dell’etica, e 'di destra', sul piano delle politiche economiche". Tra le "più significative battaglie", l'Osservatore Romano ricorda quella contro la 'partitocrazia'.

Tra le prese di posizione di Pannella, il quotidiano della Santa Sede annovera "quella durante il sequestro di Aldo Moro, quando si espose contro la linea della fermezza, e quella a difesa del giornalista e conduttore televisivo Enzo Tortora, arrestato su accuse di pentiti di mafia poi rivelatesi infondate". Si arriva al 1977, anno in cui Pannella, ricorda l'Osservatore, ha fondato Radio radicale "di cui è stato vivace animatore. La sua verve politica si è espressa anche con gesti al limite della legalità, come la provocatoria promozione di droghe leggere in tv, e con manifeste polemiche con i media, soprattutto quelli pubblici, ai quali rimproverava di dedicare a lui e al suo partito sempre troppo poco spazio".

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