Governo alla prova dei numeri in Senato. Come alla Camera, anche a Palazzo Madama è previsto un voto sulle risoluzioni dopo il dibattito. Ma a differenza di Montecitorio, dove l'ampia maggioranza consente al governo di dormire sonni tranquilli, al Senato i numeri ballano, tanto che qualcuno arriva a ipotizzare un 'soccorso esterno'.
Uno scenario escluso - almeno per ora - da fonti di governo interpellate dall'Adnkronos: "Non credo ci sia bisogno. I numeri ci sono, oggi ne contiamo tra i 130 e i 140. Siamo più vicini al secondo numero che al primo", dice un esponente pentastellato. Nei giorni scorsi la maggioranza ha dovuto fare i conti con altre defezioni nelle fila del M5S.
Lo scorso 20 ottobre la senatrice Marinella Pacifico è stata espulsa dal Movimento, mentre il 27 ottobre è arrivato l'addio della collega Tiziana Drago, che ha lasciato il M5S per aderire alla componente del Gruppo Misto 'Popolo Protagonista'. Nomi che si aggiungono alla lunga lista di senatori espulsi o usciti dal M5S da quando è iniziata la legislatura, per un totale di 15 persone.
Il gruppo 5 Stelle (il più numeroso tra le forze di maggioranza) conta attualmente 93 membri. Seguono il Partito democratico a quota 35 senatori, Italia Viva - Psi con 18 senatori, il gruppo Per le Autonomie con 8 membri. Il gruppo Misto allo stato attuale è composto da 30 parlamentari: oltre ai 5 esponenti di Liberi e Uguali, sono presenti diversi ex M5S che, solitamente, votano in linea con la maggioranza giallorossa. Resta poi da verificare la presenza e l'eventuale voto dei sei senatori a vita (Giorgio Napolitano, Liliana Segre, Carlo Rubbia, Renzo Piano, Mario Monti ed Elena Cattaneo): scontata l'assenza del Presidente Emerito Napolitano, in passato Cattaneo e Monti hanno votato insieme alla maggioranza.