(Adnkronos salute) - Risulta "dunque eccessiva l'attenzione verso alcuni spot che informano il pubblico della possibilità di ottenere un risarcimento a fronte di un danno subito: essi, semplicemente, reclutano clienti tra quelli che già cercano comunque un patrocinio, e non producono certo alcun incremento di cause e denunce che, anzi, come certifica l'ultimo rapporto Ania in audizione alla commissione Affari Sociali a novembre 2013, sono diminuite del 7% in un anno (2010-2011), anche per effetto della crescente attenzione posta dalle strutture sanitarie nell’analisi e nel monitoraggio dei rischi".
"Ci rendiamo disponibili per lavorare insieme affinchè si possa ristabilire un clima di fiducia nel rapporto medico/paziente e che possa presto aprirsi un sano e onesto confronto per portare dinanzi alle istituzioni competenti una soluzione il più ampiamente condivisa, che non può essere certo la drastica riduzione del valore dei risarcimenti, perfetta italica soluzione che rinvia le questioni di fondo", conclude Buccieri.