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A2A, in 9 mesi ricavi +34%, utile balza a 394 mln (+81%)

12 novembre 2021 | 11.45
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A2A archivia i primi 9 mesi del 2021 con ricavi pari a 6,45 miliardi di euro, +34% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e un utile netto che balza a 394 milioni di euro, +81% rispetto allo scorso anno (218 milioni di euro nei primi nove mesi del 2020). Il margine operativo lordo è di 959 milioni di euro in crescita di 137 milioni di euro, +17% rispetto ai primi nove mesi del 2020 (822 milioni di euro) "grazie ad una significativa crescita organica e alle operazioni M&A" rende noto il gruppo.

Gli investimenti si attestano a 640 milioni di euro, +55% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre la posizione finanziaria netta a 3.782 milioni di euro, in incremento di 310 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Al netto delle variazioni di perimetro e dell’impatto del nuovo orientamento Esma (complessivamente pari a 441 milioni di euro), la Pfn è in miglioramento di 131 milioni di euro e si attesta a 3.341 milioni di euro.

La società ha registrato inoltre +14% la capacità installata da fonte rinnovabile (idroelettrica, fotovoltaica ed eolica), pari a 2.235 MW, rispetto al corrispondente periodo del 2020, mentre è in contrazione del 26% il fattore emissivo di Gruppo che si attesta a 316g CO2/kWh rispetto al 2017, anno di riferimento per Science Based Targets Initiative.

"Il 2021 è atteso concludersi con risultati economico – finanziari record. Il margine operativo lordo, in particolare, sarà compreso tra 1.320 milioni di euro e 1.340 milioni di euro (inclusivo di circa 15 milioni di euro di partite non ricorrenti positive)".

"Gli ottimi risultati a fine settembre - si evidenzia - hanno confermato la solidità dell’impostazione strategica, data con il Piano 2021-2030, incentrata sulla transizione energetica e l’economia circolare, macrotrends che continueranno a rafforzarsi anche negli anni futuri e nei quali la Società continuerà a svolgere un ruolo propulsore da protagonista. Tali macro trends, lo scenario energetico sostenuto, i positivi effetti attesi dal Pnrr, una buona crescita dell’economia attesa anche nel nostro Paese consentono ad A2A di guardare al futuro con tranquillità ed ottimismo".

Gli investimenti, ricorda il gruppo, "già previsti a Piano in crescita sostenuta, raggiungeranno nell’esercizio in corso il miliardo di euro, incrementandosi del 40% rispetto all’esercizio precedente, a cui si aggiungeranno le operazioni di crescita esterna concluse nell’esercizio. La variazione della Pfn, attesa in aumento, sarà sostanzialmente riconducibile alle operazioni straordinarie concluse nel corso dell’anno e alla crescita degli investimenti".

"In azienda il focus sulla sostenibilità sta diventando sempre più trasversale, la direzione è molto chiara e riconosciuta. Abbiamo un +14% di capacità rispetto all’anno scorso da fonte rinnovabile, questo è un segnale molto chiaro, non c’era mai stata una crescita così importante anno per anno sulle rinnovabili in A2a”. Lo ha detto l’amministratore delegato di A2A, Renato Mazzoncini.

“La parte cresciuta enormemente è la parte di sviluppo - ha poi osservato l’ad - siamo cresciuti del 70% rispetto all’anno scorso, è tutto combustibile per lo sviluppo della società nei prossimi anni”, Inoltre, ha aggiunto, “il fatto che realizziamo nuove infrastrutture genererà sviluppo prossimi anni.

Bollette salate? "Ci vorrebbe la sfera di cristallo, - afferma Mazzoncini - dipende da molti fattori” ma “gli scenari energetici ci dicono che rispetto all’impazzimento incredibile di agosto i valori sono scesi e continueranno a scendere, ci si aspetta che a fine stagione termica siano più alti del 2019 ma niente di comparabile con quanto visto negli ultimi mesi”.

“Gli scenari forward 2022-2023 – ha rimarcato - sono in un riallineamento con i prezzi di gas ed energia al rialzo ma non impazziti”. A questo, ha spiegato, “si sommano gli interventi del governo che sta lavorando sulla tematica, bisogna vedere cosa decideranno di fare”. “Mi aspetterei bollette un po’ più care ma se facciamo riferimento ai rincari annunciati del 40% ci aspettiamo invece effetti molto minori”.

"I risultati sono tutti buoni, abbiamo portato 999 persone nuove in azienda, siamo riusciti a digitalizzare il 100% dei nostri impiegati, tutte le business unit stanno andando bene ed è un segnale di ottimo stato di salute dell’azienda". Ha continuato Mazzoncini:"L’accelerazione sugli investimenti è molto visibile - ha spiegato ancora -. Abbiamo confermato la guidance a 1 miliardo di Capex”.

Sulla partnership con Ardian "stiamo andando avanti e contiamo di chiudere entro quest'anno tutta la parte tecnica. Stiamo facendo le due diligence e dovremmo chiudere nella prima settimana di dicembre". "Bisognerà chiudere tutti gli accordi - ha sottolineato - perché intendiamo presentare l'update del piano industriale entro il primo quarter dell’anno prossimo e l'obiettivo sarebbe di presentarlo con ricompresa già l'operazione joint venture con Ardian. Quindi direi che siamo in linea con gli obiettivi che ci siamo dati".

"Nei primi 9 mesi del 2021 abbiamo proseguito con la nostra significativa crescita industriale e economica, improntata alla sostenibilità e alla transizione ecologica. Registriamo l’aumento di tutti gli indicatori finanziari e il record degli investimenti sul periodo; abbiamo impresso un’ulteriore accelerazione alla nostra capacità installata da fonti rinnovabili e ridotto il fattore emissivo del Gruppo".

“Il nostro impegno resta focalizzato sulla transizione energetica e l’economia circolare - sottolinea l'ad - per garantire un importante contributo al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e per realizzare infrastrutture necessarie a colmare il gap impiantistico di alcuni territori. Asset strategici che potranno consentire al nostro Paese di restare al riparo dalle turbolenze del mercato e dal conseguente aumento del costo dell’energia, a beneficio dei cittadini".

Nei primi nove mesi dell'anno "l'utile netto è superiore a quello storico massimo annuo che avevamo raggiunto nel 2019, stiamo traguardando un anno che batterà ogni record". "Il 2021 è atteso concludersi con risultati economico – finanziari record. Il margine operativo lordo, in particolare, sarà compreso tra 1.320 milioni di euro e 1.340 milioni di euro (inclusivo di circa 15 milioni di euro di partite non ricorrenti positive)".

"Gli ottimi risultati a fine settembre - si evidenzia - hanno confermato la solidità dell’impostazione strategica, data con il Piano 2021-2030, incentrata sulla transizione energetica e l’economia circolare, macrotrends che continueranno a rafforzarsi anche negli anni futuri e nei quali la Società continuerà a svolgere un ruolo propulsore da protagonista. Tali macro trends, lo scenario energetico sostenuto, i positivi effetti attesi dal Pnrr, una buona crescita dell’economia attesa anche nel nostro Paese consentono ad A2A di guardare al futuro con tranquillità ed ottimismo".

Gli investimenti, ricorda il gruppo, "già previsti a Piano in crescita sostenuta, raggiungeranno nell’esercizio in corso il miliardo di euro, incrementandosi del 40% rispetto all’esercizio precedente, a cui si aggiungeranno le operazioni di crescita esterna concluse nell’esercizio. La variazione della Pfn, attesa in aumento, sarà sostanzialmente riconducibile alle operazioni straordinarie concluse nel corso dell’anno e alla crescita degli investimenti".

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