Riparte giovedi' prossimo, a Roma, con 'Lear', interpretato da Mariano Rigillo, diretto da Giuseppe Dipasquale (traduzione di Masolino d'Amico), la stagione del Silvano Toti Globe Theatre. Il grande attore napoletano approda al ruolo shakespeariano con l’autorevolezza acquisita in oltre sessant’anni di straordinaria carriera. Giuseppe Dipasquale porta sul palco di Villa Borghese la più apocalittica delle tragedie del Bardo che declina l'inganno insieme all'ingratitudine, la follia e la malattia, la corruzione insieme alla superbia e al delirio del 'Re sacro'. Si replica sino al 3 luglio.
Una tragedia in cui il bene fa fatica ad affermarsi per mezzo della ragione o del disvelamento dei personaggi negativi. ''Lear è una tragedia, nella struttura, nell'azione. Lear è entrambe le facce di una irrisolta divinità - ha spiegato il regista Giuseppe Dipasquale- E' colui che ha, colui che infetta l'armonia del suo mondo. Un mondo che è il suo stesso corpo divino. Che egli stesso divide, smembra, dilania nella libido isterica del potere. Lear apre le porte al male''.
''Lear è la parte del male, tanto quanto lo è del bene. Egli è un ossimoro vivente - ha aggiunto - Lear trasmette alle figlie governo e comando, ma trasmette loro soprattutto una concezione tutta maschile del potere che porta Regan e Goneril a fagocitare, anche i propri consorti, facendosi, esse stesse, maschi e femmine insieme. E noi siamo chiamati ad assistere a questa tragedia - ha proseguito - Il bene fa fatica ad affermarsi, nel dipanarsi del racconto shakespeariano, per mezzo della ragione o del disvelamento dei personaggi negativi''.
''L'affermazione catartica del superamento del dolore - ha spiegato ancora il regista - che non è proprio una vittoria del bene sul male, avverrà attraverso il sacrificio, attraverso la morte. Il sangue dei giusti può lavare i peccati del mondo''. Giuseppe Dipasquale ha poi ricordato ancora che 'Lear' è un'opera altamente simbolica e allegorica.
''Il momento alchemico - ha aggiunto il regista - è dato proprio dalla tempesta, nella quale il disordine degli elementi prova a trovare la sua ricomposizione. Nel finale ogni personaggio cerca, in fatti, di riappropriarsi di un proprio, personalissimo, equilibrio. Per Lear solo un vuoto da colmare quando scoprirà l'inganno delle due figlie, Goneril e Regan''. Tra gli interpreti, Cesare Biondolillo, Davide Coco, Maria Teresa Rossini, Silvia Siravo, Sebastiano Tringali.
La stagione 2016 del Silvano Toti Globe Theatre di Roma, unico teatro elisabettiano d’Italia, nato nel 2003 grazie all’impegno dell’amministrazione capitolina e della Fondazione Silvano Toti per una geniale intuizione di Gigi Proietti, è promossa da Roma Capitale con la produzione di Politeama srl, organizzazione e comunicazione di Zètema Progetto Cultura.