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Mondo Rai /Appuntamenti e novità

26 ottobre 2022 | 20.49
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Il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sarà ospite a "Porta a Porta", in onda domani alle 23.30 su Rai 1. Dopo la pagina politica, Bruno Vespa ne aprirà una dedicata alla storia di questo Paese: i 100 anni dalla Marcia su Roma. In studio, storici e giornalisti.

Parte domani alle 21.20 su Rai 2, 'Che c’è di Nuovo', il programma condotto da Ilaria D’Amico e ideato da Alessandro Sortino. Al centro della prima puntata la guerra, con un reportage esclusivo dalla Russia, e il primo governo guidato da una donna. Ospiti della serata Ferruccio de Bortoli, Maurizio Landini, Guido Maria Brera e Kim Rossi Stuart. Compagni di viaggio di Ilaria D’Amico saranno Valentina Petrini, Gerardo Greco, Stefano Zurlo e Francesco Giubilei.

È dedicata al ricordo di Alessandra, uccisa a 30 anni dall’ex compagno, la nuova puntata di “Amore Criminale”, il programma condotto da Emma D’Aquino in onda domani, alle 21.25 su Rai 3. Quello tra Alessandra e l’ex compagno è l’incontro tra due anime fragili, che cercano conforto e consolazione l’uno nell’altra. Alessandra porta su di sé il dolore sia per la separazione dei genitori sia per la fine di una relazione d’amore. L’ex compagno è un ragazzo solo, vive in casa con la madre non vedente, non ha amici e non ha mai avuto una storia d’amore. Per lui, Alessandra è la prima ragazza che lo “guarda” e si accorge di lui. La bellezza del primo incontro e il desiderio di vivere insieme svaniscono presto e lasciano il posto alle difficoltà quotidiane. Tra loro subentrano sono frequenti tensioni, soprattutto per le precarie condizioni economiche nelle quali vivono. Entrambi i ragazzi non hanno un lavoro stabile, i soldi che riescono a mettere insieme sono pochi. Lui si rivela geloso e possessivo, spesso controlla il cellulare e gli account social di Alessandra, inizia a sospettare che nella vita della ragazza sia rientrato il suo primo grande amore, l’uomo che Alessandra non è mai riuscita a dimenticare. La sera del 6 marzo 2019, al culmine di una discussione portata avanti per tutta la giornata, Alessandra fa entrare in casa l’uomo che vuole una risposta ai suoi sospetti. La situazione precipita. Lui l’afferra e le mette le mani al collo, stringe forte e la soffoca. Poi lascia il corpo senza vita della ragazza disteso sul pavimento del bagno e si allontana rapidamente dall’appartamento. La mattina successiva sarà proprio il papà di Alessandra a ritrovare il corpo senza vita della figlia. L’ex compagno di Alessandra viene arrestato e rinviato a giudizio per l’omicidio della ragazza, sarà condannato - in primo grado - all’ergastolo. Attualmente si è in attesa della sentenza d’appello. Tutta la vicenda è stata ricostruita con una docu-fiction. La trasmissione è realizzata con la collaborazione dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia di Stato.

Il Rigoletto cinematografico firmato alla Scala da Martone su Rai5E' firmata da Mario Martone la nuova produzione del Rigoletto di Giuseppe Verdi che il Teatro alla Scala di Milano ha presentato lo scorso giugno, e che Rai Cultura propone domani alle 21.15 in prima Tv su Rai5. Attivo nell’opera, nella prosa e nel cinema (il suo ultimo film, “Nostalgia”, con Pierfrancesco Favino, rappresenta l’Italia nella corsa ai prossimi Oscar), con questo spettacolo Martone è giunto alla sua settimana produzione scaligera, e proprio nella seconda metà di ottobre con Fedora di Umberto Giordano va in scena il suo ottavo spettacolo al Piermarini. “Penso sia fondamentale restituire la violenza che Verdi aveva in mente - ha dichiarato Martone - per questo vorrei che si riconoscesse subito una divisione netta tra il mondo del Duca e il mondo dei reietti. Ispirandoci al film Parasite di Bong Joon-ho, abbiamo pensato a una struttura girevole che permetterà di passare da una dimensione piacevole di benessere borghese a una di bassifondi”. Lo spettacolo si avvale delle scenografie di Margherita Palli, dei costumi di Ursula Patzak e delle luci di Pasquale Mari. Sul podio sale Michele Gamba, tra i nuovi direttori italiani più apprezzati all’estero, già assistente di Antonio Pappano e Daniel Barenboim e con un curriculum che include il Covent Garden, la Staatsoper di Berlino, la Staatskapelle di Dresda, l’Opera di Tel Aviv, la Fenice, il Maggio e l'Orchestra della Rai. Protagonista è il baritono Amartuvshin Enkhbat, che a proposito di questa produzione ha dichiarato al "New York Times": “Ho cantato il ruolo di Rigoletto circa 60 volte, ma questa volta alla Scala mi intimidisce e mi esalta. Sento che il personaggio tira fuori tutto quello che c’è dentro di me”. Con lui, a disegnare una Gilda certamente vittima ma anche determinata a prendere in mano il suo destino, Nadine Sierra, reduce dal recente trionfo come Lucia di Lammermoor al Metropolitan. L’amorale Duca di Mantova ha lo squillo di Piero Pretti. Marina Viotti è una dei mezzosoprano emergenti in questi anni e incarna Maddalena. Gianluca Buratto mette la sua voce profonda e cupa al servizio di uno Sparafucile che abita le strade di una città di oggi. Potenza vocale e straordinarie doti attoriali caratterizzano il Monterone di Fabrizio Beggi. Il Coro del Teatro alla Scala è diretto dal Maestro Alberto Malazzi.A Nassau, la “capitale” della pirateria, le cose cambiano: l’emergente “Black Sam” Bellamy assume il comando dopo una votazione democratica e il deposto Hornigold si unisce al pirata Edward Thatch, che sarà presto noto con il soprannome di “Barbanera”, per recuperare prestigio e fortuna. E’ il nuovo capitolo della serie “L'epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”, in onda domani alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, con l’introduzione del professor Alessandro Barbero, per “a.C.d.C.”. Mentre i pirati si ribellano ai loro vecchi padroni britannici creando scompiglio nel lucroso e brutale commercio degli schiavi, i finanzieri di Londra cercano una soluzione. Si rivolgono ad un corsaro molto particolare, il capitano Woodes Rogers. Un uomo che vive per Dio e per la vendetta.Esattamente 60 anni fa, il 27 ottobre 1962, l'aereo decollato a Catania e diretto a Milano che trasportava il presidente dell'Eni Enrico Mattei, precipitò a causa di un sabotaggio. È l’argomento della puntata di "Quante storie", in onda domani alle 12.45 su Rai 3, prodotto da Rai Cultura e condotto da Giorgio Zanchini. Chi furono i mandanti dell'uccisione? Cosa c'è dietro la morte di uno dei principali protagonisti del miracolo economico postbellico? E che ruolo ebbe Eugenio Cefis, successore di Mattei e protagonista dell'ultimo romanzo di Pier Paolo Pasolini? Zanchini pone queste e altre domande al giornalista Giuseppe Oddi e l'italianista Riccardo Antoniani.

Su Raiplay 'Play Books: Il potere terapeutico delle storie'Le storie hanno un potere terapeutico e Play Books vuole ricordarlo in una puntata emozionale ricca di ospiti e con quiz, reportage letterari, film e l’imperdibile classifica dei libri da salvare. Il settimanale di RaiPlay per gli amanti della letteratura torna da domani sulla piattaforma della Rai per parlare, questa volta, del potere curativo dei libri. Fra gli ospiti: Massimo Recalcati, che racconta il suo viaggio nella Bibbia alla ricerca del potere della parola; Marco Conidi che, nel primo di quattro appuntamenti dedicati, parla del podcast originale Raiplay Sound “Io ero il milanese” di Mauro Pescio; e la scrittrice Fernanda Trias con il suo romanzo “Melma rosa”. Lo spazio dedicato alle graphic novel ospita “Imparare a cadere” di Mikael Ross, mentre la filosofa Ilaria Gaspari racconta la Vienna di Arthur Schnitzler. Claudio Morici si sofferma invece, sulla vita dello scrittore Daniel Schreber e il poeta Gianni Montieri interpreta i versi tratti dal suo intenso “Avremo cura”. L’intervista di Vittorio Castelnuovo, disponibile nella sezione “Extra”, è con Barbara Alberti, raffinata sceneggiatrice e autrice che negli anni ha aperto la strada a molte scrittrici, senza mai rinunciare all’attenzione per la realtà e i suoi cambiamenti.Nel XIX secolo sono Londra e New York le prime città a diventare metropoli: le descrive “Amsterdam, Londra, New York. Tre città alla conquista del mondo”, in onda domani alle 22.10 su Rai Storia per “a.C.d.C.” con l’introduzione del professor Alessandro Barbero. Lo sviluppo tecnologico, l’esplosione demografica, gli edifici prefabbricati, l’ascensore, i primi grattacieli: nelle due metropoli si sperimentano gli avanzamenti della civiltà ed allo stesso tempo le forme più estreme di povertà, disagio, inquinamento. Ma nasce anche l’urbanistica di domani e l’idea stessa di un nuovo tipo di urbanistica. Uno dei principali snodi drammatici de “La traviata” di Verdi: il duetto Violetta-Germont. Lo analizza Riccardo Muti in “A lezione d’opera dal Maestro Muti”, in onda domani alle 16.45 su Rai 5. Dal duetto, Muti passa poi al vertice espressivo di "Amami Alfredo" e gli esempi musicali al pianoforte si alternano ad esecuzioni accompagnate dall'orchestra. Il Maestro Muti conclude la puntata sottolineando l'importanza, per chiunque intenda accostarsi all'opera italiana, di conoscere la cultura del nostro Paese, anche in un senso più ampio di quello strettamente musicale.

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