Una polo nera del Manchester United ricamata con le iniziali di Claudio Ranieri. Così José Mourinho si è presentato oggi nella conferenza stampa a due giorni dalla finale di coppa di Lega fra i Red Devils e il Southampton. Lo Special One stamattina ha anche scritto su Instagram un messaggio di stima, affetto e solidarietà a 'King Claudio', esonerato ieri dal Leicester dopo avere conquistato uno storico titolo in Premier League.
"Era un mio piccolo omaggio a chi ha scritto la più bella storia in Premier League. Meriterebbe che lo stadio del Leicester si chiamasse 'Claudio Ranieri Stadium'", ha detto Mourinho, che non condivide affatto la decisione delle Foxes di esonerarlo nonostante il rischio retrocessione. "Ora il Leicester è di nuovo sotto i riflettori con una decisione che ha unito tutti nel mondo del calcio. E' una cosa molto difficile da accettare. Sono stato esonerato anch'io da campione in carica (al Chelsea, ndr) ma è niente rispetto a Claudio. Nessuno può fare quello che ha fatto lui e se c'è un fondo di verità nelle storie che ho sentito sul suo esonero, diventa ancora più difficile trovare le parole per giustificarlo".
Il tecnico di Setubal sembra fare riferimento alle voci secondo cui sull'esonero di Ranieri avrebbe influito in maniera determinante la volontà dei giocatori: "Penso che sia colpa di Claudio: se l'anno scorso avesse finito il campionato in dodicesima posizione sarebbe stato un risultato straordinario, loro starebbero ancora pensando alla retrocessione e lui avrebbe ancora il suo lavoro. Sta pagando per il suo successo", ha evidenziato Mourinho. "Probabilmente la stagione è iniziata con il tipico egoismo di altri. La gente pensa a nuovi contratti e ad avere più soldi. E' una parte del nostro mondo, alcuni principi si stanno un po' perdendo".
