Tra gli scherzi del giorno spicca quello del Comune di Firenze con i versi 'calcistici' del Sommo Poeta
Pesce d'aprile del Comune di Firenze e Dante declama versi anti Juve nella Divina Commedia. In occasione del 1° aprile e dei 700 anni dalla morte di Dante non poteva mancare lo scherzo 'calcistico' con protagonista il Sommo Poeta.
Sulla propria pagina Instagram, il Comune di Firenze annuncia addirittura una clamorosa scoperta: "Nei depositi della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, è stato rinvenuto un incunabolo stampato a Venezia il 1° d'aprile 1493 contenente una delle primissime edizioni a stampa della 'Divina Commedia', che, oltre a riportare delle interessanti varianti al testo attualmente noto, presenta due terzine fino ad oggi totalmente sconosciute. I versi sono riferiti al Canto VI del Purgatorio, in cui Dante ha una visione del futuro".
"Quando si parte il gioco della Viola/ Colui che perde si riman dolente/ E il tristo colpo gli rimane in gola:/ Ben lo imparò la bianconera gente,/ La qual, credendo andare innanzi,/ ratto lo gol in sua rete si trova", è il testo attribuito a Dante.
Lo scherzo prende spunto dall'antica avversione della Fiorentina nei confronti della Juventus, che risale addirittura al 1928. Il 7 ottobre di quell'anno infatti a Torino i bianconeri sconfiggono la squadra viola vincendo 11-0. L'indomani un giornale torinese titola: “Firenze, un…dici nulla?”, giocando con l'undici, il numero dei gol incassati dalla Fiorentina. Un affronto mai più dimenticato dai tifosi viola.