"Ho subito violenza fisica, c'erano zone 'rosse' in cui non potevo passare. So cosa significa essere picchiata, sono cicatrici che stanno lì... E ogni tanto ritornano... Ma io ho superato tutto questo". E' un passaggio dell'intervento di Vladimir Luxuria a Storie Italiane.
"Tutto è cominciato a scuola per le cinghie che venivano usate per legare libri e quaderni. Mi veniva naturale portarli come la portavano le bambine. Una supplente, per il solo fatto che io mi muovevo in maniera diversa, mi ha chiamato alla lavagna e mi ha dato una bacchettata dicendo che avrei dovuto comportarmi come maschietto e non come femminuccia. Ho subito l'odio sulla mia pelle ma non ho mai voluto restituirlo, non ho mai avuto desiderio di vendetta", racconta.