(Aki) - ''L'organizzazione che stiamo seguendo e' strettamente legata allo 'Stato islamico dell'Iraq e del Levante' e prende ordini da esso'', ha detto il generale al-Turki in un'intervista al giornale. Secondo il portavoce del ministero dell'Interno di Riad i combattenti sauditi della formazione jihadista avrebbero contattato loro 'compagni' nel regno ''per spingere queste persone a iniziare a lavorare con l'individuazione di personalita' di alto profilo'' per pianificare attacchi in Arabia Saudita.
Le autorita' saudite hanno piu' volte messo in guardia i cittadini del regno dal recarsi in Siria per combattere contro le truppe del regime di Bashar al-Assad, ma la stessa Riad ha ammesso che nel Paese arabo sono presenti piu' di mille sauditi impegnati nei combattimenti.
Secondo il portavoce del ministero dell'Interno, come si legge sul Wall Street Journal, mentre i combattenti di origine saudita dello 'Stato islamico dell'Iraq e del Levante' in Siria incoraggiavano i 'compagni' nel regno a sferrare attacchi, altri sospetti tra le 62 persone catturate lavoravano per la creazione di gruppi per la raccolta di fondi a favore di Aqap e per il trasferimento di uomini e armi dall'Arabia Saudita allo Yemen.