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Al via la 'Fabbrica', storie di eroi che fanno crescere Paese

01 dicembre 2018 | 14.48
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Al via la 'Fabbrica', storie di eroi che fanno crescere Paese

"La Fabbrica è il racconto di tante storie, il racconto di imprese e di persone che fanno crescere il Paese. E' il luogo dove si impara e si insegna, dove si riconosce e costruisce 'il cammino dell'eroe'. Un percorso che interessa tante realtà". Così Luca Telese ha inaugurato a Roma i lavori della 'Fabbrica dei Leader', che si declina sulla sfida del "chi non comunica non esiste”. Una due giorni alla scoperta della comunicazione con l'apprendimento degli strumenti capaci di migliorare le relazioni e la loro qualità: la comunicazione verbale e non verbale, la prossemica, la paralinguistica e la cinesica.

"Siamo circondati -ha detto il giornalista- da tante storie di eroi, di eccellenze che hanno fatto il salto di qualità. Sono piccole imprese che hanno costruito innovazione, sono persone che hanno immaginato grandi processi. In ogni cammino dell’eroe c'è un elemento critico da superare, c’è la follia, il genio, la visione lungimirante".

La Fabbrica dei leader ha l'obiettivo di far emergere queste storie, di riconoscerle, di costruirle consegnando strumenti a chi è nel mondo delle imprese, del giornalismo, della politica e delle istituzioni. Una due gironi alla scoperta della comunicazione con l’apprendimento degli strumenti capaci di migliorare le nostre relazioni e la loro qualità: la comunicazione verbale e non verbale, la prossemica, la paralinguistica e la cinesica.

"La comunicazione è, oggi, elemento essenziale per chi ha desiderio di crescere", ha sottolineato Marco Lombardi, presidente di Indexway S.p.A. e AD di Proger S.p.A. "Fino a qualche anno fa ritenevo necessario per un imprenditore il solo lavoro, poi -ha rilanciato- ho incontrato Luigi Crespi ed ho accettato la sfida. Senza la comunicazione non emergono i valori, non li riconosci. Perché la comunicare è tante cose, è far emergere le tue eccellenze, è portarle fuori. È vincere".

Durante i lavori Francesco Gallucci, pioniere del neuromarketing in Italia e vice Presidente dell’Associazione Italiana Neuromarketing, ha portato 'i fabbricatori' in un viaggio fra le emozioni, quelle "che determinano scelte e decisioni".

L'ideatore del progetto Luigi Crespi individua le dieci regole della comunicazione insieme a Helene Pacitto, Ceo di Identità Digitale, Social Media Manager per le strategie Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn. Per Crespi i dieci pilastri della comunicazione ''sono tecniche che valgono per tutti l'imprenditore, il politico, il dipendente, il professionista. E per essere vincenti si deve partire dall'ascolto per poi aggiungere, l'osservazione, la sensibilità, la curiosità, la creatività, l'assertività, lo studio, l'attenzione e la rappresentazione''. Helene Pacitto ha invece spiegato le dieci regole per immaginare strategie efficaci sui social. Con una premessa ''ogni azienda, ogni soggetto ha le sue particolarità e ogni campagna ha diverse varianti, l'investimento, la platea di riferimento, il settore ma ci sono regole che valgono per tutti''. ''Serve - ha detto illustrando molti esempi - un piano editoriale che può essere giornaliero, settimanale o mensile. Bisogna poi coinvolgere le energie interne, incentivare meccanismi, ed ancora sollecitare gli utenti con domande''. Per la Pacitto ''è fondamentale l'uso dei tag, delle menzioni, è necessario costruire rapporti, condividere link. Per molte aziende - ha sottolineato- torna vantaggioso mostrare i processi lavorativi, seguire e consigliare, monitorare i processi per non abbandonarsi alla rete e senza regole''. ''Prima di ogni cosa - ha poi concluso - serve però onestà intellettuale e avere la capacità di riconoscere gli errori e chiedere scusa. E' un vantaggio''.

''Benito Mussolini è il più grande comunicatore del secolo scorso" ha detto Luigi Crespi a 'La Fabbrica dei leader' a Roma, aggiungendo che ''nessuno può immaginare che il mio sia un giudizio sulla politica. Un nonno partigiano e la mia formazione culturale lo impediscono''. ''Mussolini - ha detto Crespi dopo la proiezione di un video - muoveva il corpo, calibrava la voce sulla piazza, comunicava con i movimenti del busto e delle braccia. Nessuno lo deve imitare, per carità, ma molti lo devono studiare''. "Tutti quelli che sono venuti dopo, in un modo o nell'altro lo hanno avuto come riferimento'' aggiunge. Crespi ha, poi, proposto una carrellata di immagini ''la comunicazione politica cambia con il confronto Kennedy Nixon, il primo in televisione nel 1960. Con il secondo che, sudando, perde milioni di voti'', poi ancora le bugie di Clinton con la Lewinsky per studiare il comportamento del corpo rispetto al racconto contraddittorio. Crespi ha poi chiuso riproponendo ai 'fabbricanti' il confronto Tv fra Santoro, Berlusconi e Travaglio ''quando il Cavaliere - ha ricordato Crespi - mise in campo il genio. Quella volta, al netto dei contenuti, governò lo spazio, studiò i moventi ed ebbe la meglio sul bravo Santoro che pensava a governare le parole''.

Nella due gironi ci saranno Gian Marco Chiocci, direttore dell'Agenzia Adnkronos, Domenico Oliva, che ha fondato la ELOG Web Agency, Riccardo Monti, Presidente di Italferr S.p.A., ancora Natascia Turato, esperta in ricerche e nota per la collaborazione con la trasmissione televisiva 'Piazza Pulita', Helene Pacitto, CEO di Identità Digitale, Social Media Manager, Carlo Alberto Tenchini, Marketing & Innovation Director di Sharp Italia. Poi ancora Marco Del Freo, scrittore, giornalista e campione di football americano, Stefania Radoccia, Law Leader di EY e Donato Iacovone Ad di EY. E infine Marco Berlinguer e Gaetano Saffioti, imprenditore coraggio. La regia de La Fabbrica dei Leader è affidata al regista Ambrogio Crespi.

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