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Bibbiano, piazza contesa con le Sardine va a Salvini

18 gennaio 2020 | 11.49
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L'esito dell'incontro tra il portavoce Mattia Santori e la Questura di Reggio Emilia: messa a disposizione del movimento anti Lega piazza Libero Grassi

(Foto Adnkronos)
(Foto Adnkronos)

Piazza della Repubblica, a Bibbiano, giovedì 23 gennaio andrà alla Lega nord per il comizio di Matteo Salvini e Lucia Borgonzoni, mentre per le Sardine è stata messa a disposizione piazza Libero Grassi. E' questo, come riferito all'AdnKronos dal movimento, l’esito dell’incontro di oggi pomeriggio tra Mattia Santori, portavoce delle Sardine, e la Questura di Reggio Emilia. Lunedì sera, inoltre, "poiché per noi la priorità è rispettare il volere dei cittadini", spiegano le sardine, ci sarà un'assemblea pubblica con gli abitanti di Bibbiano, Comune al centro dell'inchiesta 'Angeli e Demoni', durante la quale si discuterà se andare avanti o meno con la manifestazione, che ha già raccolto oltre 7 mila adesioni su Facebook.

"La Bestia è riuscita di nuovo a strumentalizzare - commenta il movimento dopo l’incontro con la Questura -. I cittadini di Bibbiano avevano chiesto di non fare nulla", nessun comizio, "e noi avevamo domandato a Salvini di rinunciare, ma lui ha detto no. Dice sempre ‘prima gli italiani’, così smentisce sé stesso".

In mattinata, il movimento delle Sardine aveva fatto sapere all'Adnkronos la richiesta della Questura sulla piazza contesa: "Ci ha chiesto di fare un passo indietro. Noi rispettiamo la legge e le istituzioni, ma se saremo costretti a farlo risponderemo con una piazza. Con le persone". La piazza era stata prenotata diversi giorni fa dalle Sardine, proprio, spiegavano, "per evitare strumentalizzazioni" da parte del Carroccio.

Ma secondo una regola delle campagne elettorali, i partiti hanno la prelazione su qualsiasi spazio pubblico rispetto agli enti che non partecipano alla competizione elettorale. Dunque, la piazza spetta alla Lega. "C’è un documento che attesta che noi abbiamo fatto la richiesta per la piazza, richiesta che è stata protocollata - spiegavano ancora le Sardine - ora c’è questo accordo che dà la precedenza, in campagna elettorale, ai partiti e la Questura vorrebbe che facessimo un passo indietro per dare la piazza alla Lega quando noi, rispettando la legge, abbiamo presentato una richiesta con largo anticipo". "Se si va a vedere quante persone ci hanno scritto, anche sulla pagina Facebook dell’evento, in quanti ci stanno contattando, forse si dovrebbe tenere conto del fatto che le persone non sono poi così contente del comizio di Salvini", avevano sottolineato.

In un video sulla pagina Facebook del movimento, le Sardine avevano lanciato un appello al leader del Carroccio, Matteo Salvini: "Chiediamo alla Lega un gesto di responsabilità". Siamo pronti, diceva Santori, "a rinunciare alla manifestazione, che avremmo fatto solo per tutelare la dignità di quella comunità". In cambio, "chiediamo il primo gesto di civiltà da parte della Lega in questa campagna elettorale. Lasciamo stare Bibbiano e parliamo di contenuti. Se la Lega rinuncerà a quella piazza, noi andremo in Questura a dire che non abbiamo bisogno della piazza accanto o di quella piazza. Non litigheremo per le piazze. Torneremo a Bibbiano a mangiare le crescentine o le tigelle dopo la campagna elettorale per festeggiare, qualsiasi cosa succederà, con la popolazione, per parlare di altro. Non strumentalizziamo un caso di magistratura che non ha nulla a che vedere con il futuro dell’Emilia-Romagna". Poi l'offerta della Questura.

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