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Nuovo Senato senza competenze su temi etici, Camera accelera su riforme

06 dicembre 2014 | 19.15
LETTURA: 4 minuti

Cancellata norma approvata a palazzo Madama con voto segreto, protesta il leghista Candiani. Il ministro Boschi: buon lavoro in commissione. Soddisfatti Pd ed Fi. Martedì e mercoledì prossimi riprendono votazioni

Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Eppur si muove. La commissione Affari costituzionali della Camera lavora di sabato mattina e prima del ponte dell'Immacolata dà il via libera all'articolo uno del disegno di legge di riforma del Senato e del titolo V della Costituzione, quello che ridisegna le funzioni dei due rami del Parlamento. Novità rilevante, la cancellazione della norma approvata a Palazzo Madama che attribuiva alla Camera alta le funzioni legislative anche sui temi etico-sociali, vale a dire le materie disciplinate dagli articolo 29 e 32 della Costituzione, che nel nuovo assetto istituzionale saranno di competenza solo dell'Assemblea di Montecitorio.

Una modifica che suscita le proteste del senatore leghista Stefano Candiani, autore dell'emendamento approvato a voto segreto l'estate scorsa durante l'infuocato esame del provvedimento e che giudica la decisione di oggi "particolarmente grave. Sicuramente -annuncia-ripresenterò l'emendamento, perchè quella fu una scelta ragionata e meditata. Sulle materie legate alla famiglia, alla salute, al fine vita non si può lasciare che sia solo la Camera a legiferare, magari consentendo così al governo di intervenire con un decreto legge o con un testo sottoposto ad una lettura veloce. La scelta di oggi dimostra ancora una volta quanto queste riforme siano strampalate, ma alla fine Renzi ne pagherà le conseguenze".

Critiche che non scalfiscono la maggioranza e Forza Italia nè il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi: "Buon lavoro oggi in Commissione alla Camera sulla riforma del titolo V e del Senato", afferma via Twitter. "Sui temi etici non ci sarà alcun bicameralismo nel procedimento legislativo. La competenza sara' solo della Camera, quella legittimata dagli elettori. Un importante risultato sul quale il Nuovo centrodestra si era fortemente battuto già al Senato e che siamo riusciti a portare a casa nel dibattito in commissione", dice invece Dorina Bianchi, capogruppo Ncd in commissione Affari costituzionali della Camera.

“Alla Camera -fa eco il capogruppo del Pd in commissione, Emanuele Fiano- stiamo facendo un lavoro profondo e meditato di correzione del testo pervenuto dal Senato, ricercando, ove possibile, un accordo trasversale perché la nuova Costituzione che daremo all’Italia sia funzionale, equilibrata e a tutela del diritti di ogni cittadino”.

"Oggi abbiamo fatto un importante passo avanti con la riformulazione dell'articolo 1 della riforma costituzionale", commenta il presidente della commissione Affari costituzionali, Francesco Paolo Sisto, di Forza Italia. "Abbiamo ridefinito i poteri del Senato e ribadito il bicameralismo imperfetto, con la Camera come punto baricentrico del futuro assetto costituzionale; tanto -spiega- mediante un accordo sostanziale su numerosi emendamenti da parte di tutti i gruppi, le cui esigenze emendative sono state ratificate attraverso l’accoglimento o la riformulazione da parte dei relatori. E' stata una giornata sicuramente utile per la Costituzione: grazie ad un gran lavoro ‘culturale’ della commissione, è stato superato uno dei paletti più delicati della riforma e sono stati eliminati dalle competenze paritarie del Senato gli articoli 29 e 32 della Costituzione vigente, così da ulteriormente semplificare il processo legislativo. Quanto accaduto oggi lascia ben sperare che tale clima di sinergia istituzionale, pur nella diversità delle opinioni, possa consentire alla prima commissione un livello di approfondimento degno della riforma costituzionale”. Martedì si riprende con le votazioni, che proseguiranno per tutta la giornata e fino al primo pomeriggio di mercoledì.

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