Il portavoce Stefano Campanella sulla notizia dell'Anno Santo straordinario indetto ieri da Papa Francesco : "Accogliamo questa inaspettata notizia favorevolmente". Poi sottolinea: "Enfatizzate le sue dichiarazioni sul pontificato breve"
"Accogliamo questa inaspettata notizia favorevolmente, anche perché s'innesca in quello che è stato il percorso ministeriale di Padre Pio, che ha dedicato la sua intera esistenza ai sacramenti della riconciliazione e a dispensare la misericordia del Signore a quanti s'inginocchiavano al suo confessionale". Così il portavoce dei Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo, Stefano Campanella, commenta all'AdnKronos la notizia dell'Anno Santo straordinario indetto ieri da Papa Francesco durante il rito penitenziale in San Pietro.
"Già da alcuni anni - sottolinea Campanella - ci dedichiamo a questo argomento con un seminario. Il prossimo evento, la "IV Settimana internazionale della riconciliazione" - che si terrà a San Giovanni Rotondo dal 16 al 19 Novembre - sarà orientato a sviluppare l'aspetto della misericordia nel sacramento della riconciliazione, divenendo di fatto uno strumento preparatorio per i confessori nell'anno del Giubileo. I frati - prosegue - auspicano che in questo anno particolare la già consistente affluenza dei pellegrini che continua ad esserci nelle sale confessioni delle Chiese possa aumentare, per determinare tante conversioni o riconversioni, come avveniva quando Padre Pio era in vita".
Campanella, infine, commenta le parole di Papa Francesco, che ieri aveva detto di avere la sensazione che il suo sarà un pontificato breve, sostenendo che "le dichiarazioni del Santo Padre sono state enfatizzate: è stata un'espressione spontanea, mitigata, tra l'altro, dal successivo 'potrei anche sbagliarmi'. Soltanto il Signore conosce i tempi degli uomini, e noi ci auguriamo che quelli di Francesco siano lunghi per il bene della Chiesa", conclude Campanella.
