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'Caprice 2' di Carrara vince 'Oscar del Gelato' a 'Tirreno CT'

27 febbraio 2014 | 17.53
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'Caprice 2' di Carrara vince 'Oscar del Gelato' a 'Tirreno CT'

Roma, 27 feb. (Labitalia) - Si chiama Gelateria Caprice 2 ed è a Carrara: è qui che si produce il migliore gusto nocciola d'Italia. E' questa la gelateria che si è aggiudicata gli 'Oscar del Gelato' organizzati dall'Associazione italiana gelatieri a 'Tirreno C.T.', la fiera del settore ristorazione e ospitalità che si conclude oggi a Carrara Fiere. Il tema di questa edizione era la nocciola, interpretata da oltre 30 partecipanti provenienti da tutta Italia. Sempre toscane le gelaterie finite nel podio: la medaglia d'argento è andata alla Gelateria G.D.B. di Ronchi (Massa) e il terzo posto per Eugenio di Marina di Massa (Ms).

"Un buon gelato artigianale non fa ingrassare", sostiene Martino Liuzzi, nutrizionista, esperto di gelato, a 'Tirreno C.T.' per sostenere la propria scuola dove si insegna, prima di tutto, ad essere professionali. "In un gelato artigianale - spiega - ci sono ingredienti nobili come latte, panna, zucchero, stabilizzanti, che sono addensanti dell'acqua di origine naturale e che sono ottimi per combattere i radicali liberi. Non ci sono i grassi vegetali idrogenati che non sono digeribili e soprattutto c'è una bassa presenza di aria dovuta alla mantecatura".

Oltre alla qualità della materia prima, al rispetto di procedure, il gelato artigianale è anche una questione di immagine. "Presentarsi in gelataria con la divisa, con anche il personale con la divisa, dà un valore aggiunto particolare al gelato e alla professionalità di chi lo produce", assicura. A 'Tirreno C.T.' si è tenuta oggi anche la gara tra scuole alberghiere per il miglior gelato. I vincitori di Carrarafiere parteciperanno alle finali nazionali che si terranno a Longarone, in occasione della 'Mig - Mostra internazionale del gelato' che si svolge il 3 dicembre.

In Italia, ci sono oltre 13mila strutture tra pasticcerie e gelaterie che impiegano circa 40 mila addetti. Il numero maggiore di strutture si trova in Lombardia che ha una quota del 16,3% sul totale Italia, seguono Veneto con il 10,1% ed Emilia Romagna con il 9,4%. La Toscana è al 6,5% mentre chiudono la classifica Umbria 0,8%, Molise 0,4% e Valle d'Aosta 0,2%.

Da alcuni dati recenti, diffusi a 'Tirreno C.T.', il consumo di gelato artigianale è di circa 165mila tonnellate, poco più di 2,7 chilogrammi pro-capite/anno. Il giro di affari è valutato in 2,5 miliardi di euro, che arrivano a 3,2 miliardi di euro se si aggiunge il valore delle macchine/attrezzature e quello dell'arredamento. Il prezzo del gelato artigianale è cresciuto, nella media del 2012, del 3,2%, due decimi di punto al di sopra del tasso di inflazione generale. Nello stesso periodo, il gelato industriale ha fatto registrare un aumento di poco superiore, ovvero del 3,3%.

Per quanto riguarda i gusti, le creme prevalgono sulla frutta con cioccolato e nocciola in testa. Oltre la metà, il 52%, del consumo dei gelati è concentrata nelle regioni del Nord con l'acquisto non legato alla stagionalità ma dilazionato in maniera omogenea durante l'́intero arco dell'anno. Nel Sud, dove si consuma il 30% del gelato italiano, invece, le vendite sono concentrate soprattutto nel periodo estivo. L'Italia centrale si ferma al 18% di consumi nazionali di gelato. Da sottolineare come nonostante il consumo di gelato si stia progressivamente destagionalizzando, i picchi si continuano ad avere nella stagione estiva quando, oltretutto, aumenta anche l'offerta con le gelaterie al massimo delle aperture. Due i concept di gelateria che fanno tendenze: la gelateria 'trendy', destinata alla movida notturna, e la gelateria in rete, ovvero una serie di esercizi a marchio sia a gestione diretta che in franchising.

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