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Case, nel 2013 compravendite -9,2%Mutui in ripresa nel 2014: + 20%

13 maggio 2014 | 13.17
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Case, nel 2013 compravendite -9,2%Mutui in ripresa nel 2014: + 20%

Roma, 13 mag. (Adnkronos/Ign) - Ancora in calo le compravendite delle abitazioni. Nel 2013 si è registrata una diminuzione del 9,2% rispetto all'anno precedente, con 406.928 unità vendute contro le 448.364 del 2012.

Il calo maggiore si è avuto nelle aree del Centro (-10,3%), delle Isole (-10,8%) e del Sud (-9,8%). Male anche il Nord-ovest e il Nord-est che hanno segnato una diminuzione rispettivamente del 8,8% e del 7,5%. E' quanto emerge dal rapporto 'Immobiliare 2014' di Abi e Agenzie delle Entrate.

Per quanto riguarda le grandi città, il peggior dato si è registrato a Napoli, con un calo delle compravendite di case del 15,2%, e Genova (-10,3%). Segno meno anche per la -Capitale: a Roma si è avuta una flessione del 7,3%. Gli unici dati positivi li registrano Milano, che è risalita del 3,4% nelle compravendite, e Bologna con +1,5%.

Diminuisce anche il valore di scambio complessivo, che risulta in calo del -10,8%. Il settore ha perso circa 8 miliardi. Nel 2013 infatti per la compravendita delle abitazioni si sono spesi 67,5 miliardi di euro a fronte dei 75,7 miliardi del 2012. Il calo si è avuto in tutte le aree del Paese, ma la diminuzione maggiore si è registrata al Sud (13,4%), nel Centro (-11,9%) e nelle Isole (-11,8%). Cali più contenuti hanno segnato Nord-ovest (-9,9%) e soprattutto il Nord-est (-8,3%).

A registrare il calo maggiore nelle compravendite di case nel 2013 -sottolinea il rapporto- sono state le regioni Molise (- 13,8%), Sardegna (-13,7%) e Marche (-13,6%). Male anche Umbria (-12,2%), Abruzzo e Campania (-11,8%) e Calabria (-11,7%). Flessione molto più contenuta invece per Puglia e Friuli Venezia Giulia, che nel 2013 hanno segnato rispettivamente una diminuzione del 5,8% e del 5,6% rispetto all'anno precedente.

MUTUI IN RIPRESA - Nonostante il continuo calo delle compravendite delle case, il 2013 ha segnato un miglioramento della possibilità di accesso delle famiglie italiane all'acquisto, grazie in particolare alla ripresa del mercato dei mutui, che nei primi tre mesi del 2014 ha registrato un incremento superiore al 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Un dato in linea con il 2013 che ha segnato un rallentamento del calo dei mutui rispetto al 2012, registrando una flessione del 7,7%.

Il Rapporto Immobiliare 2014 di Abi e Agenzia delle entrate evidenzia come nel 2013 l'indice di affordability abbia registrato +6,7% rispetto al 2012, tornando ai livelli del primo semestre del 2006. "Il rapporto evidenzia luci ed ombre - ha commentato Giovanni Sabatini, direttore generale dell'Abi -. Le luci sono l'indice di accessibilità che dimostra come oltre il 50% delle famiglie possa acqustare una prima casa e quindi è un indicatore della solidità delle famiglie, che è un elemento fondamentale che ha garantito anche durante questi 5 anni di crisi la tenuta del nostro sistema. Le ombre sono l'effetto di trascinamento della crisi che vede ancora un calo delle compravendite delle abitazioni. Però i dati dei primi mesi del 2014 sull'andamento dei mutui danno anche delle indicazioni positive di ripresa anche di questo mercato".

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