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Caterpillar, per Jesi si fa avanti Imr automotive: acquisto sito e stop licenziamenti

21 febbraio 2022 | 20.56
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Caterpillar, per Jesi si fa avanti Imr automotive: acquisto sito e stop licenziamenti

Sembrerebbe in dirittura d'arrivo la crisi aperta sullo stabilimento Caterpillar di Jesi dopo la decisione della multinazionale americana di chiudere lo stabilimento e l'apertura della procedura di licenziamento dei 189 lavoratori dipendenti: l'Imr automotive industries di Carate Brianza infatti ha messo sul tavolo Mise una proposta globale che comprenderebbe l'acquisto dello stabilimento marchigiano e l'assorbimento dell'occupazione. Una manifestazione d'interesse raccolta da Caterpillar che su questa base e per "favorire la definizione dell’operazione e il conseguente avvio di un percorso di reindustrializzazione che tuteli i lavoratori" ha concesso la proroga, fino ad oggi rifiutata, di 15 giorni della procedura di mobilità, in scadenza mercoledì prossimo.

L'accordo di massima, spiega il Mise, sarà dunque definito nei prossimi giorni. Domani intanto il confronto si sposterà alla Regione Marche mentre il round al ministero dello Sviluppo si terrà successivamente, non prima del 10 marzo: la struttura per le crisi d'impresa in sinergia con il ministero del Lavoro infatti aggiornerà il tavolo di confronto tra le parti, mettendo a disposizione tutti gli strumenti per tutelare i lavoratori del sito produttivo marchigiano.

Positiva l'accoglienza dei sindacati. "Giornata positiva" infatti per il segretario nazionale Fim Ferdinando Uliano che chiede però due cose : "una sospensione dei licenziamenti collettivi che accompagni i lavoratori fino all'acquisizione definitiva da parte di Imr e la definizione di un accordo sindacale con cui salvaguardare tutta la forza occupazionale, sia i lavoratori diretti che quelli in staff leasing". D'altra parte la partita sulla reindustrializzazione è complessa "e sarà necessario un periodo certamente lungo", conclude. Soddisfatta anche la Fiom. "E' importante il progetto di reindustrializzazione da parte di Imr", spiega Mirco Rota della Fiom-Cgil ricordando come la società sia già "intervenuta in altre operazioni di reindustrializzazione ". Disco verde anche dalla Uilm.“Si riapre finalmente una prospettiva per i lavoratori della Caterpillar di Jesi grazie all’interessamento della Imr", dice Tiziana Bocchi, segretaria confederale della Uil che però non intende abbassare la guardia. "Le cocenti delusioni degli ultimi anni in tema di reindustrializzazioni ci invitano alla massima prudenza, ma naturalmente occorre perseguire ogni strada che possa offrire un futuro lavorativo", conclude.

Ma la più soddisfatta è la viceministra Alessandra Todde. "Quando abbiamo deciso di convocare il tavolo Caterpillar, ci eravamo posti come obiettivo quello di sospendere i licenziamenti e riportare la produzione industriale in Italia. Questo di oggi dunque è un primo passo importante, anche se non ancora risolutivo per la tutela di un territorio strategico come le Marche ", dice assicurando che il Mise "aggiornerà il tavolo mettendo a disposizione tutti gli strumenti per tutelare i lavoratori del sito produttivo marchigiano". La sospensione della procedura di licenziamento collettivo, spiega ancora Todde, "potrà essere formalizzata domani al tavolo regionale". E dettaglia: "al termine della sospensione verrà poi individuato l'ammortizzatore sociale più adatto ad accompagnare il passaggio che dovrebbe chiudersi in 3-4 mesi"

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