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Cittadinanza, arriva lo 'Ius scholae': depositato testo in commissione

03 marzo 2022 | 17.17
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Riconoscimento a minori stranieri che abbiano compiuto un ciclo scolastico di almeno 5 anni. Brescia (M5S), relatore e presidente Affari costituzionali della Camera: "Non è lo Ius Soli". Arriva subito lo stop della Lega.

Cittadinanza, arriva lo 'Ius scholae': depositato testo in commissione

Arriva lo Ius scholae alla Camera. Giuseppe Brescia dei 5 Stelle, relatore e presidente della Affari Costituzionali della Camera, ha presentato la proposta di testo unificato in commissione. Il provvedimento prevede esclusivamente lo Ius scholae, il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri legato a un percorso scolastico. "Nel testo proposto non c’è lo Ius soli", specifica Brescia.

"La presente proposta -spiega l'esponente M5S- punta a introdurre in maniera puntuale una nuova fattispecie orientata al principio dello Ius scholae, con una scelta di fiducia non solo negli stranieri che vogliono integrare i loro figli, ma nel lavoro della comunità didattica, nella dedizione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti che in classe costruiscono la nostra Repubblica e insegnano i valori della nostra Costituzione".

"Il testo prevede che possa acquistare su richiesta la cittadinanza italiana il minore straniero nato in Italia che abbia risieduto legalmente e senza interruzioni in Italia e abbia frequentato regolarmente, nel territorio nazionale, per almeno 5 anni, uno o più cicli scolastici presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione o percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale idonei al conseguimento di una qualifica professionale. Tale possibilità è aperta anche al minore straniero che ha fatto ingresso in Italia entro il compimento del dodicesimo anno di età".

"La cittadinanza -chiarisce Brescia nella relazione- si acquista a seguito di una dichiarazione di volontà, entro il compimento della maggiore età dell'interessato, da entrambi i genitori legalmente residenti in Italia o da chi esercita la responsabilità genitoriale, all'ufficiale dello stato civile del comune di residenza del minore, da annotare nel registro dello stato civile. Entro due anni dal raggiungimento della maggiore età, l'interessato può rinunciare alla cittadinanza italiana se in possesso di altra cittadinanza". Qualora "non sia stata espressa tale dichiarazione di volontà, l'interessato acquista la cittadinanza se ne fa richiesta all'ufficiale dello stato civile entro due anni dal raggiungimento della maggiore età".

"Rimetto poi al dibattito in commissione l’opportunità di modificare, sempre in maniera puntuale, le disposizioni in materia di Ius sanguinis per i nati all’estero. L’impianto attuale infatti non sembra garantire un vero radicamento sociale con il nostro Paese e anzi incoraggia la ricerca di avi, anche lontani nel tempo, senza la verifica di requisiti culturali, invece giustamente richiesti agli stranieri in Italia. L’obiettivo, in conclusione, è di procedere nella direzione del pragmatismo, con una modifica puntuale che permetta di compiere un importante passo in avanti nel campo dei diritti, dei doveri e dell’integrazione".

Ma sulla proposta è già arrivato lo stop della Lega. "Altro che Ius scholae. Questo è uno Ius soli mascherato. Il solito cavallo di Troia -attacca il deputato Igor Iezzi, capogruppo Lega in commissione Affari costituzionali- per allargare le maglie del riconoscimento della cittadinanza italiana. Pd e 5S evitino di ingolfare i lavori della commissione con un provvedimento che non passerà mai. Se non se ne sono ancora accorti, c'è una guerra in Ucraina e il costo stratosferico delle bollette a cui pensare".

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