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Come le aziende sostengono la natalità in Italia?

12 aprile 2023 | 15.32
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L’Italia offre numerosi esempi di aziende che sono riuscite a mettere in atto iniziative puntuali per venire incontro alle nuove esigenze dei propri dipendenti

Come le aziende sostengono la natalità in Italia?

Secondo il recente studio condotto da Nomisma per l’Osservatorio CIRFOOD DISTRICT, otto lavoratori su dieci scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare aziendale offerti e ben 9 occupati su 10, tra coloro che non usufruiscono di piani di welfare in azienda, vorrebbero avere questa possibilità.

Il welfare aziendale, oggi, non è più solo un settore complementare al welfare pubblico; è anche un fattore di innovazione dei modelli di servizio, grazie alla vicinanza delle imprese alle famiglie e alla loro capacità di interpretarne i bisogni offrendo soluzioni concrete.

Il cambiamento demografico con un rapido invecchiamento demografico ha evidenziato nuovi bisogni emergenti come l’esigenza di servizi qualificati per gli anziani, soprattutto di tipo domiciliare; l’esigenza di facilitare le famiglie nella cura dei figli e, più in generale, di conciliare gli impegni di lavoro e di vita personale; l’esigenza di aiutare le famiglie nel percorso educativo dei figli.

L’Italia offre numerosi esempi di aziende che sono riuscite a mettere in atto iniziative puntuali per venire incontro alle nuove esigenze dei propri dipendenti.

Una delle soluzioni a sostegno dei dipendenti messa in atto da Nestlé è stata la creazione di un asilo nido aziendale nella sede di Perugia e di una convenzione ad hoc con una struttura privata in quella di Assago. Un esempio di nido-scuola è invece quello di ENI, che inaugurò nel 2010 una struttura dedicata nella sede di San Donato Milanese per i figli dei propri dipendenti da 0 a 6 anni.

Un concreto sostegno alla genitorialità viene da Danone che integra con un contributo economico il periodo di maternità facoltativa, portando la retribuzione della neomamma dal 30% al 60%; anche per i padri vengono garantiti i 20 giorni di paternità retribuita. Inoltre, l’azienda dona alla famiglia prodotti per l'infanzia dai 6 mesi fino ai 3 anni di vita del bambino.

Barilla, invece, mette a disposizione dal 2018 il Winparenting Program con l’obiettivo di supportare i genitori e i loro manager nella transizione verso la genitorialità, prevedendo incontri di counseling, supporto alla ricerca di baby-sitter, parcheggi rosa, convenzioni nido, quiet room.

Per favorire il benessere dei genitori, Philip Morris ha introdotto LIFEED (Life Feeds Education), ovvero ciclo di seminari dedicati alla genitorialità come strumento di formazione e informazione rivolto a tutti i dipendenti in procinto di diventare genitori.

La famiglia è al centro delle politiche di welfare aziendale anche nel gruppo FS che prevede ogni anno sostegni specifici per supportare i dipendenti nelle spese per i propri figli (es. contributi per la frequenza dei centri estivi, contributi per la frequenza di asili nido, sussidio per dipendenti con figli diversamente abili).

San Marco Group ha invece puntato su un vero e proprio bonus bebè per i propri dipendenti: l’azienda eroga 6.000 euro ai neo-genitori, di cui 3.000 euro alla nascita del figlio, 2.000 euro al compiersi del primo anno di vita e 1.000 euro al compiersi del secondo.

Un corposo supporto ai propri dipendenti viene da Terna che riconosce percorsi di orientamento universitario gratuiti per i figli dei dipendenti, un premio di nuzialità, permessi retribuiti ai lavoratori padri fino a 5 giorni pagati dall’azienda oltre a quelli previsti dalla previdenza sociale (INPS) e flessibilità sull’orario di lavoro per i genitori con figli minori fino alla scuola secondaria di primo grado.

Molto articolato è il pacchetto di benefit previsto da Sanofi che da oltre 22 anni assicura permanenze all’estero per i figli dei dipendenti tra i 11 e i 18 anni. ll programma ha fatto viaggiare più di 2.500 ragazzi in tutto il mondo, offrendo loro l’opportunità di fare esperienza all’estero, come ospiti della famiglia di un collega straniero. Inoltre, dal 2013 è attivo il Campus Sanofi per i figli dei dipendenti della sede di Milano dai 3 ai 14 anni: nel periodo estivo e invernale, prima della ripresa scolastica, i bambini vengono coinvolti in attività sportive, laboratori tematici e creativi.

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